56 giorni

Titolo: 56 giorni

Autrice: Catherine Ryan Howard

Editore: Fazi Editore

Collana: Darkside

Pagine: 369

Prezzo: € 19,00

Uscita: 4 marzo 2025

Traduzione: Giuseppe Marano

Recensione

“56 giorni” è un thriller della collana “Darkside” firmata dalla casa editrice “Fazi”, l’autrice è Catherine Ryan Howard che ha già pubblicato otto romanzi e di questo suo ultimo lavoro verrà presto tratta una serie tv.

La trama è, indubbiamente, accattivante ed interessante. Le mie aspettative erano abbastanza buone. Leggendolo, però, ho un po’ cambiato idea per un paio di motivi.

Prima di tutto i salti temporali che non mi hanno permesso di svagarmi e di appassionarmi, come speravo, al thriller. Infatti, occorre essere molto presi dalla lettura, è necessaria parecchia attenzione per non perdere il filo del discorso, si va avanti e indietro, tra giorni prima e giorni attuali. Pensavo di svagarmi nel leggerlo e invece mi ha trasmesso un po’ di tensione, non tanto per la storia narrata, ma per questo discorso del tempo in cui vengono narrati i fatti.

Dalla trama sapevo che ci sarebbero stati i salti temporali, ma non immaginavo in questo modo.

Secondo motivo si parla ancora di Covid e, sinceramente, direi che è giunto il momento, secondo me, di smetterla di continuare ad inserirlo nei libri, perché farci rivivere, anche col pensiero, quel momento non è certo piacevole. Mi ha trasmesso più ansia ciò che la storia e le varie azioni dei personaggi.

Di positivo, invece, c’è la scrittura di Catherine Ryan Howard che ho trovato molto precisa, incisiva e ricca di dettagli e con ottime descrizioni. Sicuramente, considerati i salti temporali, si evidenza la bravura da parte sua nel narrare la vicenda di “56 giorni” senza perdere il filo del discorso, ricordandosi tutto, complimenti quindi per la sua precisione e alla sua penna.

Mi dispiace ammettere che ho faticato un po’ durante la lettura, forse non era il momento adatto per tuffarmi tra le sue pagine, o forse non è stato il libro giusto per me.

Per il resto non sono qui a sconsigliarvelo, anzi se amate i thriller, questo è parecchio movimentato, se amate i salti temporali allora è super adatto a voi. I personaggi sono stati ampiamente descritti nei loro particolari e, quindi, sono forse il pezzo forte del libro, il ritmo è presente quel giusto per una lettura del genere thriller e i colpi di scena, indubbiamente, non mancano quindi a voi la scelta.

Come sapete, essendo un thriller non si può anticipare tanto per non rovinare la sorpresa, ma “56 giorni” saprà stupirvi, nel bene o nel male, sarà in grado di lasciare un segno in voi.

Qui sotto l’incipit:

“Sembra uno di quei video virali girati all’interno di un condominio di lusso, dove i residenti, tutti trentenni, belli e in forma, fanno ginnastica dietro i parapetti di vetro dei loro balconi mentre il mondo brucia. Qui però stanno fermi, si muovono solo per guardare in basso o scambiarsi occhiate da una parte all’altra del cortile, o per portare una mano alla bocca o al petto. I volti sono pallidi, i capelli in disordine, i piedi scalzi. L’alba è appena spuntata, stavano ancora dormendo. Nessuno ha voglia di filmare.

A vederli potrebbero essere stati tutti a scuola insieme, tranne una. La signora dell’interno 4 avràuna ventina d’anni più dei suoi vicini. Proprietaria, mentre gli altri sono in affitto…”

Trama

56 giorni prima
Ciara e Oliver si incontrano per la prima volta in un supermercato di Dublino, durante una pausa pranzo come tante; tra loro scatta subito la scintilla e, nel giro di pochi giorni, iniziano a frequentarsi. Nella stessa settimana, il Covid-19 raggiunge le coste irlandesi.

35 giorni prima
Quando il lockdown minaccia di tenerli separati, Oliver suggerisce di andare a vivere insieme nel suo appartamento. Nonostante si conoscano da poco, Ciara accetta: per lei è l’unico modo di far funzionare la relazione sfuggendo al controllo della famiglia e degli amici. Per Oliver è l’unico modo di nascondere la sua vera identità.

Oggi
Nell’appartamento di Oliver viene trovato un cadavere in decomposizione. Gli investigatori si buttano a capofitto nell’indagine: riusciranno a capire cosa è realmente accaduto, oppure la pandemia ha permesso a qualcuno di commettere il delitto perfetto?

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