Titolo: La guerra di Putin
Sottotitolo: Attacco alla democrazia in Europa
Autore: Antonio Maria Costa
Editore: Gribaudo
Collana: Straordinariamente
Pagine: 224
Prezzo: 14,90 euro
Uscita: 18 maggio 2022
Recensione a cura di Eva
“La guerra di Putin – Attacco alla democrazia in Europa” di Antonio Maria Costa è un saggio che esplora cause e implicazioni del conflitto in Ucraina.
Inizialmente l’autore, economista ed ex Sotto-Segretario Generale dell’OCSE, ripercorre la biografia di Putin fino al suo desiderio di imporsi come nuovo mito contemporaneo. Una volontà che può trovare diverse spiegazioni: percezione di un nuovo pericolo nazista, psicosi del Presidente dovute al suo passato da spia oppure revanscismo motivato dalla delusione per il ruolo della Russia dopo la disgregazione dell’URSS.
Questi elementi sono alcune delle possibili cause della guerra in Ucraina, a cui si aggiungono l’ipotesi di una trappola della NATO che deve giustificare la sua esistenza e il desiderio di Putin di imporre un nuovo modello culturale. Quest’ultimo evidenzia un altro aspetto di questa guerra: non solo un attacco alla democrazia, ma anche un attacco al capitalismo.
Costa spiega gli errori bellici della prima fase della guerra, dovuti anche a informazioni errate dei Servizi Segreti russi, e passa poi in rassegna le differenze tra Russia e Ucraina in termini di strategia bellica e tecnologia impiegata.
Le ultime parti del saggio si concentrano sugli aspetti economici, in quanto di matrice economico-finanziaria è la risposta dell’Occidente alla guerra russa attraverso l’imposizione di sanzioni. Una mossa che porta però a riflettere sulla globalizzazione e sul ruolo centrale dell’euro e del dollaro, che tanto la Russia quando la Cina stanno cercando di soppiantare.
Ho apprezzato questo saggio perché riesce a trattare la guerra di Putin considerando molteplici punti di vista, da quello bellico, a quello tecnologico, quello economico, senza rinunciare a una chiarezza espositiva.
Personalmente però ho trovato un po’ fastidiosi, sebbene molto interessanti, i vari box che contenevano approfondimenti legati al capitolo, che però interrompevano la lettura del capitolo stesso, costringendomi inevitabilmente a recuperarli alla fine.
Lo stile di Antonio Maria Costa è lineare, accessibile e spesso schematico, il che aiuta il lettore a mettere bene a fuoco gli elementi principali della questione trattata.
Pur essendo un libro del 2022, con una visione sulla guerra in Ucraina che si ferma all’inizio del conflitto, offre spunti di interpretazione per gli eventi passati e futuri.