Intervista all’autore: Emanuela Fatilli

Ciao a tutti,

oggi vi propongo l’interessante intervista (che vi consiglio di non perdere) realizzata ad Emanuela Fatilli autrice del libro “La casa infestata che non c’era l’albergo aperto” pubblicato da ExCogita, la cui recensione la potete leggere qui.

Biografia

Mi chiamo Emanuela Fatilli

sono nata a Busto Arsizio dove tutt’ora vivo, in provincia di Varese il 20/05/1973.

Ho conseguito la maturità scientifica nel 1992.

Ho poi studiato all’Università dell’Insubria “Scienze Radiologiche” che mi ha permesso di diventare Tecnico di Radiologia Medica.

Dal 1997 lavoro presso l’Ospedale di Magenta nel reparto di Radiologia.

Ho conseguito un Master per il coordinamento delle professioni Sanitarie nel 2008 presso l’Università LIUC di Castellanza.

Sposata dal 2000 con Enrico, ho due figli: Giovanni, nato nel 2001 e Giacomo (affetto da autismo) nato nel 2003.

La diagnosi di Giacomo l’abbiamo avuto quando aveva appena 18 mesi.

Intervista

1 –  Com’è nata l’idea di scrivere il tuo romanzo ?

Ho deciso di scrivere il libro Perché il tempo passava e quello che era successo via via lo stavo dimenticando. Non volevo che questo succedesse perché l’avvenimento raccontato del libro mi ha cambiato profondamente mi ha fatto capire che io dovevo dare fiducia a Giacomo come persona e guardarlo Al di là del suo autismo. Ho imparato a vedere qualcosa di lui che fino ad ora mi era totalmente sfuggito cioè  che crescesse in armonia e coscienza. Ho volutamente scelto di raccontarlo sotto forma di cronaca senza sentimentalismi né scusanti perché risultasse il più semplici possibili alla lettura e il più efficace possibile al giudizio.

 2 –  Hai trovato qualche difficoltà nella stesura del libro?

 La difficoltà veniva fuori ogni volta che rileggevo il pezzo e rivivevo con la stessa intensità e dolore  i momenti di disperazione pura che ho provato. Ma superavo questa difficoltà pensando di dare motivo e ragione di speranza A tante famiglie che affrontano il mio stesso problema.

3 –  Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi?

Direi vero senza filtri di alcun genere.

Emozionante e anche simpatico, soprattutto la parte raccontata da Giacomo.

4 –  Tu invece come ti descriveresti con un paio di aggettivi?

Questa é difficile. Credo di essere una persona positiva sempre e comunque ottimista. E, come tutte le mamme  una leonessa quando c’è  da proteggere i figli.

 5 –  Come è nato il titolo del libro?

Il titolo é una frase di Giacomo tratta dal libro. La scelta,  per me molto azzeccata, mi é stata suggerita dalla mia editrice Luciana Bianciardi.  Secondo me molto efficace.

6 –  Puoi anticiparci se hai in progetto un altro libro?

 Si, sto cominciando a scrivere una storia. Giacomo sarà  presente come “anima” ma questa volta parlo di un amore perduto.

 7 –  Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?

É un libro che fa “bruciare i ragù “!! Diversi amici l’han letto tutto d’ un fiato mentre cucinavano e Han bruciato tutto!!

 8 –  Oltre alla scrittura quali sono le altre tue passioni?

Adoro il cinema, quello bello lento d’ autore. E amo cucinare i dolci, soprattutto per colazione.

 9 –  Quali sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarmene un paio?

Adoro Paolo Cognetti. Ma se devo dire un libro che mi é piaciuto tantissimo ti direi ” La più amata” di Teresa Ciabatti

10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?

Ultimo libro letto ( e amato tantissimo) “Resto qui” di Balzano.

Grazie di aver risposto alle domande

Alla prossima

Ciao

Gabrio

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