Intervista all’autore: Miriam Previati

Un saluto a tutti voi e bentornati al momento dell’intervista.

Oggi è protagonista Miriam Previati, autrice de “La nuvola e l’albero” edito da “Bookabook”. Ci racconterà di se stessa, del suo libro e di molto altro.

La mia recensione la trovate qui.

Biografia

Mi chiamo Miriam Previati, sono nata a Ferrara il 12 Settembre 1986.

Amo scrivere da quando ho imparato a mettere nero su bianco i miei pensieri.

Scrivere è sempre stato un punto di inizio per molte cose nella mia vita. È canale di sfogo per la mia creatività e le mie esperienze, i miei malumori, le gioie e le mie pazzie.

“La Nuvola è L’albero” è la mia prima pubblicazione e mi rende molto fiera.

Da tre anni vivo a Roma dove sto realizzando con entusiasmo la carriera di attrice, mestiere che svolgo con vera passione.

Da diversi anni inoltre invento ed organizzo in tutta Italia format ludici per grandi e piccini, tipo grandi cacce al tesoro e giochi di ruolo.

Ho lavorato come grafica pubblicitaria e continuo a farlo occasionalmente.

Intervista

1 – Da cosa è nata l’idea di scrivere questo particolare libro?

Come tutte le cose più belle, questa idea nasce da un dolore.

“La Nuvola e l’Albero” non doveva diventare un libro, ma una specie di “lettera” per una persona che mi aveva completamente chiuso fuori dalla sua vita, senza alcuna spiegazione.

Il fatto di non poter avere risposte, di non potere fare domande, di non poter dire la mia, mi ha completamente destabilizzata.

Ho immaginato i vari scenari che potevano susseguirsi nel caso in cui questa persona mi avesse dato un giorno la possibilità di parlare. E nel mio cervello le strade hanno cominciato a moltiplicarsi.

Continuavo a chiedermi “ma perché è andata così, quando poteva andare così, o così, o così…”

La questione mi torturava. Era un trauma!

Ne ho parlato con un’amica, che mi ha detto: tu che sei una persona creativa, trasforma questo trauma in qualcosa di bello. Ed è nato il libro.

La prima stesura è stata scritta in 3 giorni (scrivevo, dormivo, mangiavo e nient’altro). Stavo esorcizzando qualcosa. Immaginavo di dare questo racconto alla persona che mi stava facendo così soffrire in quel momento, per fargli capire quante cose potevamo fare per avere un lieto fine… ma alla fine era così bello il racconto, io mi sentivo così pulita e nuova al termine della stesura, che ho pensato che non se lo meritasse più.

Ho fatto leggere l’opera alle mie amiche più care, e tutte mi hanno spinta a cercare di editarlo, perché ai loro occhi era una lettura interessante, utile ed originale, e ne valeva la pena.

Le ho ascoltate, ed eccomi qua!

2 – Un pregio e un difetto dell’albero e della nuvola?

La Nuvola e l’Albero hanno la capacità di fare immedesimare il lettore, che si trova improvvisamente catapultato nella propria relazione con il fidanzato/a, con un genitore o un amico. Credo che la possibilità di riconoscersi in una storia che puoi far decidere come andare, saltando da una pagina all’altra, sia qualcosa di molto speciale, anche perché stimola a ragionare sulla propria vita e sulle relazioni più importanti. Ma non solo: sulle scelte, sui cambiamenti, sulle conseguenze che si portano dietro.

Una pecca: se potessi tornare indietro e riaprire quel file word, probabilmente il libro raddoppierebbe le sue pagine! Scriverei più bivi e quindi più finali, darei più corpo ai capitoli, che ora sono snelli e rapidi. Anche se alcuni mi hanno detto che il bello del libro è proprio questo (la leggera immediatezza) mi sarei divertita ad esplorare più strade.

3 – Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi?

Leggero

Romantico

Riecheggiante

 4 – Come ti descriveresti con un paio di aggettivi?

Spumeggiante

Focalizzata

 5 – Ti piacerebbe scrivere anche un altro genere come romanzi o gialli/thriller?

In realtà ho già scritto romanzi e sceneggiature di vari generi, per lo più drammatici e romantici, nonché thriller e gialli sotto forma di eventi ludici in stile “giochi con delitto”.

Ma più che mai ora sono appassionata dall’idea di pubblicare una raccolta di fiabe per adulti!

Alcune di queste arriveranno dal passato, alcune nuove di zecca.

6 – Puoi anticiparci se hai in progetto un altro libro?

Scrivo fiabe da tantissimo tempo, per molto tempo è stato il mio modo di fare pace con le persone.

Quando litigavo con qualcuno e non avevo il coraggio di parlargli, scrivevo una favola dove noi eravamo i protagonisti: diventavamo oggetti animati o animali in un mondo  fantastico.

In queste fiabe raccontavo le dinamiche e cercavo di dare una spiegazione a quello che era successo, sperando nella comprensione dell’altro. E spesso e volentieri funzionavano!

Il bello delle fiabe è che sono facili da leggere, scritte semplici senza troppi paroloni, spesso brevi e dirette, puntano dritte al cuore. E sono per tutti.

 7 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?

Editare La Nuvola e l’Albero è stata una vera fatica!

Ho scelto la strada del crowdfunding (per chi non sapesse cos’è, si tratta della possibilità di realizzare il proprio progetti chiedendo aiuto economico sul web, ad amici e sconosciuti).

Sebbene fosse forte in me l’idea che i successi le persone se li devono meritare, e che il mio libro sarebbe diventato tale solo passando attraverso il benestare delle persone, sono decisamente impazzita per raggiungere il traguardo.

Dovevo trovare 200 persone disponibili ad acquistare in anteprima il mio libro sulla base della… fiducia.

Nei 6 mesi che avevo di tempo mi sono spremuta per trovare idee originali per fare arrivare il messaggio: ho creato video, interviste, countdown fotografici originali, passaparola costanti, mailing list e broadcast… e tanto altro ancora.

Diverse volte mi sono sconfortata vedendo il tempo passare e le copie che continuavano a pendere come spade di Damocle, in alcuni momenti ho pensato anche di abbandonare il progetto.

Per fortuna sono stata fortemente sostenuta dalle persone più vicine a me, e sono riuscita a concludere il crowdfunding positivamente, ma che parto!!!

Per realizzare i propri desideri bisogna davvero rimboccarsi le maniche!

8 – Oltre alla scrittura quali sono le altre tue passioni?

 Io vivo per la recitazione, sono totalmente innamorata della recitazione.

La recitazione, assieme alla scrittura e all’inventare format di gioco, mi fa sentire viva, presente.

Rispondono al mio più grande desiderio, che è quello di comunicare, di trasmettere emozioni, significati, messaggi alle persone.

In generale poi sono attratta da tutto ciò che è comunicazione e creatività, quindi leggo molto, guardo tanti film, chiacchiero parecchio sia con amici che con sconosciuti, mi piace fotografare e disegnare, creare “cose” con le mie mani e con la fantasia.

9 –  Quali sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarmene un paio?

 Due proprio non posso! Permettimene almeno 6:

Dall’Italia: Margaret Mazzantini, con i suoi drammatici “Non ti muovere” e a “Venuto al mondo”;

dall’Inghilterra: il romanzo psicologico intrigantissimo di Patrick McGrath, “Follia”;

dall’America: altro romanzo psicologico “Il linguaggio segreto dei fiori“ di Vanessa Diffenbaugh;

dalla Francia: il romanzo poetico “Neve”di Maxence Fermine

10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?

Ho finito da poco “Il problema Spinosa” di Irvin Yalom, un romanzo mix tra psicologico e storico di fantasia. Bellissimo! Leggerò presto altri titoli di questo scrittore.

Ti ringrazio moltissimo di aver partecipato alla mia intervista.

A presto !!!!
Gabrio

 

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