Intervista all’autore: Roberto D’Amico

Un saluto a tutti voi !!!
Oggi a rispondere alle mie domande è Roberto D’Amico, autore del delicato ed intenso libro di poesie “Non spegnere la Luna” edito da “Scatole Parlanti”.

Per leggere la mia recensione e le motivazioni del mio entusiasmo per il suo libro potete andare qui.

Biografia

Roberto D’Amico nasce il 5 Luglio ’92 a Catanzaro. Studente di canto e recitazione presso la Scuola “A Regola d’Arte” di Lamezia Terme, e performer di musical presso la Compagnia Stabile della suddetta. Cantautore, scrive da sempre canzoni di vario genere musicale e in doppia lingua madre. Autore del libro “Non Spegnere la Luna” edito Scatole Parlanti (2019).

Intervista

 1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Non Spegnere la Luna”?

Io ho cominciato a scrivere per necessità, l’ho sempre trovato come un modo per evadere, e per raccontare un po’ di me ad un foglio bianco. La penna in molti periodi è stata la mia migliore amica, capace di aiutarmi nei momenti più bui e di gioire insieme a me in quelli più luminosi.

Questo libro nasce per l’esigenza di poter aiutare chiunque passi un brutto periodo, perciò un pomeriggio raccolsi le poesie più consoni a questa tematica e aiutato da Irene, la mia ragazza, le catalogammo e suddividemmo nelle tre parti che compongono l’opera. Spero che le mie parole possano in qualche modo dare conforto e sostegno a chi lo legge, e, fortunatamente, questo sta accadendo per gran parte dei miei lettori. Sono contentissimo!

 2 – Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi?

 “Non Spegnere la Luna” è Introspettivo, Catartico, Psichedelico.

 3 – Quali sensazioni e pensieri hai provato mentre lo scrivevi?

Sai, la maggior parte delle pagine di questo libro sono state scritte di notte, quando la tua mente vaga nei meandri più profondi del tuo essere; le sensazioni sono state molte e tutte diverse: il bello di questo libro è che spazia dalla tristezza più estrema alla felicità più totale, è un percorso che il nostro protagonista compie nei suoi sentimenti della vita di tutti i giorni, la vita anormale di una persona normale.

4 – Cosa rappresenta per te la Luna?

Beh qui ci troviamo di fronte ad un super spoiler! La Luna per ogni lettore rappresenta la propria ancora di salvezza, rappresenta quel <qualcuno> o <qualcosa> che ci fa rimanere a galla, che ci fa sorridere.

Per me la Luna è stato l’Amore, per me la Luna è Irene.

 5 – Come è nata la tua passione per la scrittura?

Ho preso la penna in mano per poter raccontare una storia: fin dagli inizi ho sempre scritto perché ne avevo bisogno, è sempre stata la cura ai mali più intensi e alle gioie più irrefrenabili. Come dicevo prima la penna è sempre stata la mia migliore amica. Un po’ come lo è anche il microfono per me.

Piano piano queste passioni crescono in te fino a diventare fondamentali.

6 – Puoi anticiparci se hai in progetto un altro libro?

Si, sto scrivendo un libro che non sarà però, il seguito di Non Spegnere la Luna, ma una cosa leggermente diversa, un Romanzo Psicologico. È un vero e proprio film che ho in mente da anni e che spero possa finalmente emergere dai miei pensieri per essere impresso su carta.

7 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?

Introspettivo, Catartico, Psichedelico.
Si è sempre ciò che si scrive! (ride ndr)

 8 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?

Ce ne sono davvero tanti! Per esempio avete notato che la parola “Luna” è sempre scritta con lettera maiuscola? Solo sul finale si capisce il perché!

Ma un aneddoto che ci tengo a raccontarti è la scelta della copertina, quando, tra le tante immagini visionate, trovai questo dipinto dal nome “Selène” del pittore francese Albert Aublet: rimasi stupefatto dalla coerenza con il contenuto del libro, in quanto Selène è la dea greca che raffigura la Luna Piena, una donna radiosa, che secondo il mito guidava la strada dei pescatori smarriti.
Scelta migliore non poteva esserci.

 9 – Quali sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarmene un paio?

Io amo il Decadentismo e ovviamente tutte le Opere dei cosiddetti <<Poeti Maledetti>>, ma se mi chiedi quali sono i libri che più ho preferito in vita mia posso citarti “Visioni” di William Blake e l’Inferno della “Divina Commedia” di Dante, due libri sicuramente <pesanti> ma con versi di assoluta genialità. Mi piacciono molto anche Poe, Leopardi, Rimbaud, Baudelaire, Kafka.

 10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?

 L’ultimo libro che ho letto è stato “I racconti del terrore” di Edgar Allan Poe, l’ultimo libro acquistato invece è “Il Fantasma dell’Opera” di Gaston Leroux.

Grazie di cuore Gabriele, e un caro abbraccio a tutti i lettori!
Alla prossima

Grazie di aver partecipato all’intervista

A presto

Gabrio

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