Intervista all’autore: Saimo Tedino

Ciao lettrici e ciao lettori,

ecco per voi una nuova intervista. Questa volta il protagonista è Saimo Tedino, autore del libro “Mind the gap” pubblicato da “bookabook”

Potete recuperare la mia recensione cliccando tranquillamente qui.

Intervista

1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Mind the gap”

Dovevo affrontare una storia d’amore che mi aveva dato tanto dolore. Durante un viaggio a Londra, mentre ero sulla northern line vidi una ragazza che somigliava tantissimo alla mia ex; fu uno scambio di sorrisi. un misto di magia e di alcolismo, ma lì ho capito che dovevo cercare di fare pace con me stesso e con l’immagine interiore di lei attraverso un percorso psico-letterario; ho così cercato una risposta narrativa a un problema reale, ovvero fare i conti col dolore e ricercare un futuro rapporto sentimentale sereno. Volevo anche affrontare il tema della morte, che mi si era parato davanti con la scomparsa di una cara collega.

2 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre aggettivi?

magico, doloroso, terapeutico

3 – Un pregio e un difetto di Noah del presente e se possibile di Noah del passato

Il Noah del presente non è ancora stanco di cercare risposte, ma tanto meno di porre le domande giuste. Il suo difetto è non accettare che sulla metro di Londra le vite, e le dimensioni, creino un intreccio a cui l’essere umano non può porre limite, continuando a sentirsi il centro delle sfighe che si abbattono sul pianeta terra.

Il Noah del passato continua a non interessarsi a niente se non ai suoi doveri. Eccetto. Scuola, birre e pugnette. Si sente un ambasciatore di pace tra i suoi, a tal punto da vincere il premio Nobel alla salvezza del concetto di “famiglia”, e tutto ciò gli impedisce di essere spensierato.

4 – Quali emozioni e sensazioni hai provato durante la stesura? 

Per certi versi è stato come se fossi seduto da uno psicologo, solo che io ero contemporaneamente il paziente e il terapeuta. A volte è stato come raccontare un segreto che io già conoscevo ma che non avevo mai sentito pronunciato dalla mia bocca. Ho poi provato sofferenza in determinati passaggi che oggi mi danno grossa liberazione. Ho pianto tanto ma ora sto bene. Ho pianto tanto tanto, ma ora sto bene bene. Insomma, benino.

5 – Scaletta sì o scaletta no e come ti sei organizzato per la stesura?

Ho progettato una scaletta, un canovaccio che neanche Robert Zemeckis con Forrest Gump. Tutto pronto. Vai si inizia,

“ma vaffanculo” la storia è mia e la racconto come cazzo voglio”.

Ho reso l’idea 🙂

6 – Durante la stesura hai trovato qualche difficoltà e quale?

Ho cercato di contenere gli elementi autobiografici sperando di non offendere nessuno. Ma poi il giorno prima della consegna definitiva ero furioso col mondo intero. Alla fine gli ho riaggiunti tutti gli elementi autobiografici. Fanculo se si offendono.

7 – Ti piacerebbe avere la possibilità di parlare come Noah con il “te stesso” del passato e come ti comporteresti? 

L’ho fatto in questo libro e grazie a lui ora ci sentiamo settimanalmente. Insomma, sto facendo amicizia con i vari me stessi ci troviamo a casa mia tutti i giovedì, si guarda la fiorentina. ognuno porta la birra e si ordina cinese. Abbiamo un sacco di argomenti comuni con quegli stronzetti.

8 – Hai qualche passione e hobby che svolgi nel tuo tempo libero?

Viaggi, cinema, lettura, musica, sceneggiatura, videomaker, Fiorentina e skate

9 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?

Creativo, empatico, inquieto

10 – Infine una curiosità: qual è stato l‘ultimo libro che hai comprato e/o letto? 

l’ultimo libro che ho letto, è stata una seconda lettura: avevo necessità di trasgredire ed evadere dalle solita routine.è così ho riletto “Come una bestia feroce” di Ewardd Bunker

bty

Biografia

Il tizio che ha scritto nasce nel 1980 a Firenze che ha già a sei anni. Ma potrebbe essere nato a New York, Reykjavík o Bangkok. Il mondo è il suo territorio. A soli dieci anni conosce il sesso e l’alcool. Ma soprattutto l’alcool. Laureato in Scienze Politiche, divenne amico di River Phoenix. Vicino di casa di Lynch, questo di lui ha detto: “ipnotico, stento a capirlo”.

Odia le mattine, Fazio, i Maneskin, e i tifosi dei Celtics. Amante della narrativa americana e del cinema indipendente, non si impone all’attenzione della critica e del grande pubblico con quattro cortometraggi e una sceneggiatura. Nel 2013 pubblica il romanzo breve Fuggirò con le Scarpe e la Sposa per l’editrice Soleombra. Nel 2018 pubblica il suo secondo romanzo Cani Soli di Mezza Taglia per l’editore Bookabook.

Vissuto tra Firenze e Londra, ha trascorso la vita scrivendo, prenotando voli Ryan Air e leggendo Bukowski.

Grazie di aver risposto alle mie domande!!!

Alla prossima

Gabrio

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