La casa delle voci

Titolo: La casa delle voci

Autore: Donato Carrisi

Editore: Longanesi

Pagine: 400

Prezzo: € 22,00

Uscita: 2 dicembre 2019

Recensione

Anche questa volta Donato Carrisi è riuscito a tenermi incollato alle pagine, soprendendomi con una storia pazzesca, ricca di tensione, mistero e con personaggi psicologicamente molto interessanti.

Il suo ultimo thriller “La casa delle voci” ha diversi elementi che ci catturano e ci invogliano a proseguire la lettura pagina, dopo pagina. Infatti la storia è terribilmente affascinante grazie anche al ritmo, con cui viene narrata, che aumenta sempre di più.

L’autore è estremamente bravo a fornirci piano, piano i vari elementi per tentare di farci intuire lentamente ciò che accade, per sfidarci durante la lettura. La tensione che si respira è qualcosa di fenomenale e difficilmente ci si stacca dalle pagine perché in noi nasce e si ingrandisce la curiosità di sapere che cosa accadrà e di conoscere la verità oltre alle sorti di coloro che animano il thriller.

Il punto forte sono indubbiamente, secondo me, i personaggi. In particolare Pietro Gerber e Hanna Hall che ho avuto la sensazione, a volte, si sfidassero a vicenda.

Donato Carrisi ci tiene sulle spine, ci spinge a farci delle domande, fa crescere in noi quella forte curiosità di sapere la verità.

Gioca molto con la memoria, grazie all’ipnosi, infatti, permette a chi si sottopone di andare indietro nel tempo e a noi di scoprire dettagli in più che, a volte, ci infondono angoscia ed alimentano la tensione della narrazione.

La scrittura dell’autore ci conquista immediatamente ed ogni capitolo ha un qualcosa in più che ci spinge a leggere con interesse tutto il libro, quasi con foga. Infatti la nostra mente e la nostra attenzione vengono catturate dalla storia avvincente e ricca di colpi di scena. Questi sono un altro importante elemento chiave del successo del libro.

L’atmosfera è quella che piace a me quando leggo un thriller, infatti è cupa e misteriosa ed ogni tanto ho percepito qualche brivido lungo la schiena. Con la sua penna l’autore riesce a provocare in noi diverse sensazioni e a regalarci una lettura ricca di inquietudine e con uno stato di tensione che aumenta. Percepiamo i vari stati emozionali dei personaggi : paura, curiosità, insicurezza, terrore, sofferenza, delusione, rimorso…

Un importante simbolo che contraddistingue il thriller è il campanellino ed il mistero che esso ricopre all’interno del libro. Lascio a voi scoprire di che cosa si tratta !

“La casa delle voci” è scritta alla perfezione, infatti Donato Carrisi ha la capacità di confezionare una storia sempre molto ben calibrata e studiata nei minimi particolari.

Ho apprezzato molto i personaggi e la capacità dello scrittore di tenerci sulle spine, aggiungendo colpi di scena ed altri elementi tali da regalarci una sana dose di adrenalina che tanto ricerco nei thriller.

I passaggi da segnalare sono ovviamente diversi, tra cui le varie regole che sono state imposte a Hanna, nelle prime pagine, che già trasmettono timore. Guai a non rispettarle.

Per non fare spoiler concludo con un passaggio molto soft che riguarda il protagonista Pietro:

“Se qualcuno chiedeva a Gerber in cosa consistesse il suo lavoro, lui non rispondeva mai “psicologo infantile specializzato in ipnosi”. Usava un’espressione coniata da chi gli aveva insegnato tutto e che riassumeva meglio il senso della sua missione. Addormentatore di bambini”

Trama

Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l’ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini.

Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l’addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall’altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un’adulta.

Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un’illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un’adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei.

Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l’assassina è proprio lei.

4 comments
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Comments

  • Rosy

    Gennaio 1, 2024 at 23:34
    Reply

    Lo sto leggendo. Mi mancano le ultime 50 pagine. Bello scorrevole interessante. Mentre leggo, immagino le scene come dentro ad un film. Senza volerlo mi […] Read MoreLo sto leggendo. Mi mancano le ultime 50 pagine. Bello scorrevole interessante. Mentre leggo, immagino le scene come dentro ad un film. Senza volerlo mi succede Read Less

    • Gabrio
      to Rosy

      Gennaio 3, 2024 at 16:33
      Reply

      grazie di aver espresso il tuo parere sulla lettura!!! :-)

  • anna paola maga

    Dicembre 6, 2019 at 13:08
    Reply

    lo leggerò sicuramente !

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