Quando i diversi siamo noi

I Titolo: Quando i diversi siamo noi

Autore: Angelo Nairod

Editore: LFA Publisher

Pagine: 103

Prezzo: € 14,00

Uscita: 30 ottobre 2018

Recensione

Angelo Nairod ci propone, col suo libro “Quando i diversi siamo noi”, dei racconti molto costruttivi sui quali tutti noi dovremmo riflettere seriamente e porci delle domande.

Come sapete, non sono uno che predilige libri di racconti, ma se ne trovo di interessanti e diversi dai soliti, mi piace leggerne uno al mese. Questo genere di letture permettono anche di far arrivare, più velocemente ai propri lettori, determinati messaggi ai quali gli autori tengono.

In questo caso si tratta sicuramente di storie molto introspettive, che colpiscono per il tema a volte di solitudine, per la forza interiore che il protagonista cerca di dimostrare andando oltre per superare il proprio ostacolo causato, spesso, dal modo di comportamento delle persone che incontra e che, senza riflettere agiscono in maniera non consona e specialmente errata !!! L’atmosfera in cui sono narrati è a volte malinconica, ma senza eccessi e senza voler impietosire.

Angelo Nairod, nonostante i temi affrontati, scrive in maniera estremamente scorrevole, rendendo il suo libro alla portata di tutti, dimostrando, quindi, di essere in grado, a mio avviso, di gestire la sua penna in modo da riuscire a comunicare i propri pensieri. In seguito saremo noi lettori a capire ed interpretare al meglio i suoi messaggi durante la lettura, a farli nostri e a divulgarli.

Penso sia anche questo lo scopo del libro: la divulgazione e la discussione dei vari temi in modo che meno persone possibili siano soggette a reazioni non consone da parte di coloro con cui vengono in contatto.

Alcuni racconti sono più facili ed alla portata di tutti, altri più cupi e più complessi, seppur scorrevoli, ma hanno bisogno che ci si fermi un attimo per comprenderli a fondo.

Ciò che mi ha colpito moltissimo (vi ho anticipato sopra) e che voglio portare a vostra conoscenza è il fatto che in nessun caso, all’interno di questi racconti, c’è una parvenza di commiserazione. Ciò dimostra la bravura di Angelo Nairod perché non è facile affrontare argomenti di questo genere senza cadere nella compassione. Quindi l’autore vuole arrivare al suo lettore senza imboccare la via magari più facile, ossia con la pena e la pietà, ma con la naturalezza e la semplicità delle cose come stanno.

Ogni storia narrata all’interno del libro è diversa dalle altre, nessuno risulta mai noiosa. Ovviamente, come è capitato a me, ci saranno i racconti che vi piaceranno maggiormente rispetto ad altri. Credo che ciò sia, giustamente, questione di gusti e di sensibilità.

Il disagio sociale è uno tra gli elementi presenti e, a volte, sembra voglia inviarci un grido di aiuto, per ottenere il sostegno da parte di tutti noi.

Angelo Nairod manifesta anche la sua grande umanità e profondità interiore che ho apprezzato pure nelle dediche iniziali, che ho amato parecchio, e che vi consiglio di leggere senza saltarle.

“Quando i diversi siamo noi” lo consiglio a tutti, sia per i messaggi contenuti in essi, sia per cambiare la nostra visione delle cose, sia per la scrittura dell’autore.
Sarei molto curioso e desideroso di leggere, la prossima volta, un romanzo di Angelo Nairod, perché penso abbia le potenzialità di tenerci incollati ai vari capitoli con una storia molto intensa, costruttiva ed importante.

Concludo con ciò che troviamo scritto in quarta di copertina:

“Credo sia la fragilità, la cosa che più di tutte ci rende umani. Ci fa sentire vani come una qualsiasi cosa che può finire da un momento all’altro”

Trama

“Abituarsi alla diversità dei normali è più difficile che abituarsi alla diversità dei diversi”. Questa frase di Giuseppe Pontiggia, folgorante nella sua verità, piacerebbe a ognuno dei personaggi tratteggiati da Angelo Nairod.

La costante che anima ogni racconto è senza dubbio la diversità, che partendo dalla differenza genetica si trasforma, a seconda dei casi, in difformità comportamentale, culturale o sociale.

Eppure la chiave di lettura per ognuno di questi racconti sta proprio nella reazione inaspettata dei protagonisti, che infondono nuovo senso al proprio stato di diversità.

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