La meccanica dei corpi

Titolo: La meccanica dei corpi

Autore: Paolo Zardi

Editore: Neo Edizioni

Collana: Iena

Pagine: 180

Prezzo: € 15,00

Uscita: 15 novembre 2023

Recensione

Paolo Zardi è tornato in libreria con un nuovo lavoro dal titolo: “La meccanica dei corpi”, pubblicato dalla casa editrice “Neo Edizioni”.

Al suo interno troviamo cinque storie molto intense, profonde e, a tratti, anche forti che ci entrano nella pelle e ci tengono incollati alle pagine. I protagonisti sono tutti molto ben delineati con personalità varie e in grado di lasciare il segno.

Nelle cinque storie vengono descritti rapporti di vario genere tra le persone, che si tratti di amore, amicizia o familiari. Non è una lettura particolarmente serena, infatti ci sono passaggi tristi, ma che comunque appassionano. Ho riscontrato, ogni tanto, pure una certa dose di solitudine ed una mancanza di serenità oltre che di tranquillità. Spesso, inoltre, sono ad un bivio e, quindi, costretti a compiere delle scelte, a prendere delle decisioni che potranno cambiare anche la loro vita.

Paolo Zardi, ne “La meccanica dei corpi”, affronta diversi temi che possono essere presenti in tutti noi, gente comune, come lo sono i vari protagonisti del romanzo e ciò, a mio avviso, è uno dei punti forti. Infatti, non sono supereroi, ma hanno le loro debolezze che vengono mostrate in maniera schietta, in tal modo il lettore non si sente solo con i suoi problemi e con i propri fantasmi.

Tra le cinque storie, termine giusto e migliore (in questo caso) di racconti, ho le mie due preferite che sono quella con al centro Armando e il suo cane Zeno e poi quella con protagonisti due amici, ma peccato sia così breve rispetto alle altre storie narrate.

La scrittura di Paolo Zardi è molto incisiva, schietta ed assolutamente precisa, la sua penna riesce a scalfire bene non solo le pagine, ma a catturare pure la nostra attenzione ed invogliarci nella lettura, provocando in noi forti emozioni di vario genere. Sono proprio queste emozioni, così intensamente presenti, che sono al centro delle storie e danno loro una grande potenza narrativa, facendoci notare pure le diverse debolezze dei personaggi e, quindi, dell’essere umano in generale.

“La meccanica dei corpi” è un romanzo che ci permette di riflettere seriamente sulle varie tematiche affrontate e, a volte, pure su di noi.

Sicuramente, ogni tanto, un velo di tristezza e di malinconia avvolge le loro vite e tutto ciò ci arriva prepotentemente addosso, ma tutto questo rende le storie maggiormente vere, sincere e umane. Durante la lettura, quindi, si incontrano anche passaggi assolutamente interessanti che ci spingono a riflettere, magari fermandoci pure un attimo a sottolinearli, per tenerli presenti pure a libro finito. Inoltre, a proposito di domande, trovo siano molto interessanti e costruttive quelle presenti in quarta di copertina:

“Cosa regola i corpi che siamo? Le spinte che esercitiamo gli uni sugli altri, le attrazioni, le prevaricazioni? Quale la sostanza delle nostre emozioni?”

“La meccanica dei corpi” è un libro che, indubbiamente, lascia il segno in tutti noi, non è un romanzo “leggero” da leggere per svagarsi, perché è parecchio intenso emotivamente. Lo consiglio a tutti, ma a patto di reggere alcuni momenti dolorosi e di vita vissuta, intrisi anche di un po’ di tristezza, di malinconia e di dolore.

Qui sotto vi propongo l’incipit della prima storia:

“La città era cresciuta in fretta. Cinquant’anni di espansione inarrestabile, fino a diventare un mostro tentacolare, un minestrone informe sulla cui sommità bollivano i resti confusi di case cadenti, magazzini dismessi, grattacieli e centri commerciali abnormi; nel sottobosco, invece, brulicava un coacervo di uomini incattiviti, cingalesi ai semafori, donne molestate nei vicoli, ragazzini che spacciavano roba ad adulti frustrati.

Il caso aveva prevalso sulla morale, sull’estetica, sui piani regolatori; e sul caso, poi, quella specie di aratro che rovescia la terra portando in superficie l’umidità sotterranea e i suoi grassi lombrichi, continuava a prevalere un’avidità famelica, quel tipo di spinta che, in epoche migliori, gli ottimisti alfieri del nuovo mondo chiamavano spirito imprenditoriale…”

Trama

Cosa regola i corpi che siamo? Le spinte che esercitiamo gli uni sugli altri, le attrazioni, le prevaricazioni? Quale la sostanza delle nostre emozioni? Paolo Zardi elegge la letteratura quale disciplina che meglio racconta la complessità delle scelte che definiscono ogni vita, perché capace di indagarne le dinamiche nascoste e imprevedibili. Le pagine de «La meccanica dei corpi» abitano queste forze e lo fanno in modo inatteso.

Una ragazza lavora nella grande città, decisa a smarcarsi dalle origini di provincia. Un uomo che ha raggiunto lo status agognato decide che alla sua vita manca qualcosa. Un vecchio alla fine dei suoi giorni è visitato dai fantasmi del passato, riceve fax in bianco e telefonate di nessuno. Una donna vede suo marito trasformarsi in uno sconosciuto. Due amici, durante una cena casalinga, attraversano il tempo.

Cinque storie che, in un misto di garbo e sfrontatezza, colgono il rumore che gli esseri umani fanno nel loro incessante esistere: una sinfonia di desideri, speranze, attese, di inneschi improvvisi che riscrivono la partitura iniziale.

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