La valigia di Aran

Titolo:  La valigia di Aran

Autore: Andrea Antonello

A cura di: Fulvio Ervas

Editore: Marcos Y Marcos

Collana: MarcosUltra

Pagine: 271

Prezzo: € 16,00

Uscita: 4 novembre 2020

Recensione

“La valigia di Aran” affronta un tema molto serio ed importante: l’autismo. Andrea Antonello, ragazzo autistico, ha deciso di proporci la sua esperienza con questo libro firmato dalla casa editrice “Marcos Y Marcos” e curato da Fulvio Ervas. Il risultato è una storia molto vera, schietta e sincera che riesce ad arrivare al cuore dei lettori in modo semplice e fluido.

Attraverso i vari capitoli, che sono come un diario di bordo, si assiste, nel corso degli anni, ai vari progressi di Andrea e alla sua crescita. Indubbiamente ci si emoziona veramente molto e si vorrebbe entrare nel libro per stringere la mano al ragazzo e complimentarsi con lui per la sua tenacia e voglia di farcela.

Egli, tra alti e bassi, tra momenti di euforia ed altri in cui, magari, è più sottotono, procede nel suo percorso grazie anche a delle figure importanti che gli stanno vicino per aiutarlo e per sorreggerlo, per incitarlo e per complimentarsi dei successi ottenuti.

Dopo una testimonianza scritta da Giulio Goria, del programma “Le Iene”, ci si tuffa nel racconto vero e proprio di vita vissuta. Si parte dal lontano 2001, quando all’epoca Andrea aveva otto anni e si procede fino al 2020, in cui di anni ne ha ventisette. Infine il libro si conclude con due pagine dedicate proprio all’autismo, scritte da Franco Antonello, il padre, che ne parla da persona informata perfettamente sui fatti, dato che si è trovato all’interno della “bufera”, come afferma. Egli, inoltre, ci propone anche un capitolo dal titolo “Una breccia nella mente di un ragazzo autistico” che troviamo subito dopo l’intervento di Giulio Goria.

Nel corso del libro, si notano i miglioramenti di Andrea e si gioisce per lui. Ho apprezzato molto la bravura della psicologa che ha saputo affiancarlo e indirizzarlo con il giusto tatto e con la adeguata sensibilità. Trovo che sia molto importante, in tutti in casi in cui si è affetti da qualcosa, avere una guida corretta al proprio fianco, di cui fidarsi durante tutto il percorso.

“La valigia di Aran” lo si legge tutto d’un fiato perché, oltre ad essere scritto in modo scorrevole nella sua forma di diario, è anche particolarmente ricco di emozioni che Andrea riesce a trasmettere in modo limpido e profondo. Non è scritto con l’intenzione di far commuovere il lettore, ma per portare una testimonianza direttamente dalla voce del protagonista.

Si respira voglia di vivere, di farcela, di superare i propri limiti e si percepisce il grande impegno, sia di Andrea, ma anche di chi gli sta vicino, quest’ultimi dimostrano anche la loro professionalità. Questo libro ci illumina, ci incoraggia e ci invoglia a lottare nella vita, a non arrenderci. Infatti la testimonianza del ragazzo è molto importante per tutti e dimostra la sua grande forza interiore.

Assistiamo ad Andrea piccolo che man, mano cresce e diventa un uomo. Tutto ciò è un’emozione unica per tutti. Grazie a questo libro si nota che si può migliorare, ma ovviamente occorre avere vicino gente preparata, tanto amore, non essere lasciati da soli ed inoltre una certa quantità di risorse economiche.

Vi consiglio “La valigia di Aran” : un libro che sa dare molto ai suoi lettori !!!

Quarta di copertina:

“Abbiamo tutti una valigia speciale: la nostra cassaforte dei rimedi per l’avventura imprevedibile che è la vita. Ci mettiamo dentro gli incontri più intensi, l’odore della pioggia, parole amiche che arrivano quando il gelo ci stringe; una paura sconfitta, un “ce la faccio” convinto. Con questo libro Andrea, un ragazzo autistico, ci fa sentire che è il nostro bagaglio più prezioso e dal suo mondo diverso ci aiuta a riempirla”

Trama

Andrea Antonello è bellissimo. Il suo corpo ha la snellezza e l’eleganza dell’atleta in una statua greca. E come accadde a Michelangelo davanti al suo Mosé, anche noi che lo vediamo muoversi e sorridere vorremmo urlare: perché non parli? Le parole che pronuncia sono sconnesse.

I suoi pensieri, invece? Che cosa prova, Andrea, come elabora le sue esperienze sotto quei riccioli bruni? Quando aveva tre anni, la diagnosi di autismo era suonata come una sentenza inappellabile.

A otto anni, la svolta: una psicologa ha capito che Andrea sapeva leggere. Da quell’appiglio prodigioso è partito un dialogo costante, che dura da quasi vent’anni, alla tastiera di un computer. E se all’inizio la sua scrittura era guidata da un adulto, ora Andrea scrive senza nessun aiuto, in totale autonomia.

Questa testimonianza eccezionale, frutto di un appassionato lavoro di cernita, spalanca una finestra su un territorio vergine: la consapevolezza di sé e del mondo di un ragazzo autistico.

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Comments

  • anna paola maga

    Gennaio 29, 2021 at 13:30
    Reply

    sicuramente da leggere

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