Titolo: La variabile di Rachel
Autrice: Caroline O’Donoghue
Editore: NN Editore
Collana: Le fuggitive
Pagine: 335
Prezzo: € 19,00
Uscita: 23 aprile 2024
Traduzione: Chiara Manfrinato
Recensione
“La variabile di Rachel”, scritto brillantemente da Caroline O’Donoghue, è un libro della collana “Le fuggitive” di “NN Editore”, dalla copertina rosa molto riconoscibile.
Il romanzo è davvero un piacere leggerlo, è frizzante, fresco e moderno, adatto non solo per l’estate che si avvicina e quindi da portarvi in vacanza, ma pure per allietare le vostre letture e le vostre giornate nel corso di tutto l’anno. Devo ammettere che lo si legge con gusto e anche con molta curiosità. Tutto ciò è merito della scrittura scorrevole ed ironica che rende la lettura gradevole.
Inoltre, i protagonisti, Rachel e James, che sono amici e coinquilini, sono assolutamente fantastici, mi hanno conquistato immediatamente e li ho amati dall’inizio alla fine.
Ovviamente “La variabile di Rachel” è ricca di colpi di scena, di situazioni divertenti, ma anche di passaggi che permettono riflessioni; i momenti leggermente un po’ troppo tranquilli, che rallentano il ritmo, sono pochi, perché in generale è molto vivace.
Oltre ai due protagonisti, il romanzo ci propone pure altri personaggi che rendono la storia ancora più movimentata e direi anche piccante. Rachel e James sono due persone vivaci, particolari e forse un pochino pazze nel senso buono del termine, ma è proprio per questo loro modo di essere che la lettura è estremamente piacevole.
Le persone più attente si accorgeranno che la protagonista Rachel ricorda un po’ la famosissima Bridget Jones, ma, nonostante ciò, ci sono delle diverse differenze anche caratterialmente. Le tematiche che Caroline O’Donoghue affronta nel suo romanzo sono parecchie, la principale, forse, è quella dell’amicizia, perché è la più evidente ed anche quella che ho gradito maggiormente. Poi troviamo quella dell’amore e dei legami di coppia, del lavoro, oltre al vivere la quotidianità cavandosela tra le varie problematiche che la vita ci riserva fin da giovani.
Oltre a tutto ciò il libro propone diverse domande, sia ai protagonisti, che a noi lettori, perché tutti, bene o male, abbiamo vissuto alcune delle situazioni narrate ne “La variabile di Rachel”, tutti abbiamo avuto vent’anni e quindi, per molti motivi, è un romanzo coinvolgente che risveglia i nostri ricordi!!!
Ho gradito un sacco il fatto che Rachel e James si siano incontrati nella libreria in cui lavorano e che, proprio da lì, sia nata la loro amicizia. Da quel momento i due ragazzi si sorreggono a vicenda, si aiutano e condividono molte situazioni insieme, sia quelle più felici e piacevoli, sia quelle invece più difficili e complicate.
“La variabile di Rachel”, oltre a risvegliare in noi diversi ricordi, come ho scritto prima, ci fa vivere diverse emozioni grazie a ciò che accade ai vari personaggi.
Personalmente questo romanzo mi è piaciuto, forse qualche passaggio è un po’ di troppo, ma per il resto lo si legge volentieri e con trasporto. Ve lo consiglio perché ha la capacità di intrattenervi con ironia e con un tocco frizzante, grazie alla scrittura brillante di Caroline O’Donoghue.
Qui sotto vi lascio l’incipit:
“C’è una sola persona con cui mi capita di parlare del professor Byrne, e quella persona è James Devlin. Perciò ho sempre pensato che se le nostre strade si fossero incrociate di nuovo sarebbe stato a causa sua. Mi sbagliavo. Si sono incrociate di nuovo durante il Toy Show.
Il Late Late Toy Show è un programma televisivo irlandese dove i bambini recensiscono i migliori giocattoli che hanno ricevuto nel corso dell’anno e consigliano ad altri bambini cosa chiedere in regalo a Babbo Natale. Per i piccoli irlandesi è un evento importantissimo, ma per gli adulti che vivono all’estero è addirittura imperdibile. È difficile da spiegare agli stranieri. Ed è parte del suo fascino. Non tutti possono capirlo. E chi non lo capisce non è dei nostri. Forse è proprio a causa di tutta la gente che rivendica la propria irlandesità che ci ostiniamo a riporre le barzellette che capiamo solo noi sugli scaffali più in alto, di modo che chi vuole prenderle debba rivolgersi al personale…”
Trama
Rachel vive a Cork, in Irlanda, ha vent’anni e si paga gli studi lavorando in libreria; è alta e un po’ goffa, ma brillante e piena di risorse. Diventa coinquilina di James, sfrontato e intelligente, e tra loro nasce un’amicizia intensa e totale come un colpo di fulmine. Finché Rachel non rivela a James di avere una cotta per il suo professore di Letteratura, Fred Byrne.
L’amico la aiuta a elaborare un piano per sedurlo, ma le cose non vanno come previsto: il professore si innamora di James, e allo stesso tempo Rachel inizia uno stage nella casa editrice di Deenie, l’ignara moglie di Byrne. Rachel fa di tutto per coprire la relazione dei due amanti e non ne parla nemmeno con Carey, il suo primo vero amore, ma il castello di bugie diventa troppo grande e la situazione le sfugge di mano, mettendo in pericolo la sua reputazione, il suo lavoro e il suo futuro.