La via del miele

Titolo: La via del miele

Autrice: Cristina Caboni

Editore: Garzanti

Collana: Narratori moderni

Pagine: 316

Prezzo: € 18,60

Uscita: 11 ottobre 2022

Recensione

Cristiana Caboni è tornata in libreria con un nuovo ed intenso romanzo, sempre pubblicato da “Garzanti”, intitolato “La via del miele”.

Di questa talentuosa scrittrice ho già letto: “Il profumo sa chi sei” e “La ragazza dei colori” : trovate le recensioni sul mio blog.

Tornando al suo ultimo lavoro, la storia è molto appassionante oltre ad essere in grado di accendere, nel lettore, vari tipi di emozioni: calore, affetto, tristezza. Ebbene sì, le emozioni sono parte importante ed integrante di tutto la storia.

Durante la lettura può scendere anche una lacrimuccia o trovarsi, comunque, in alcuni passaggi, con gli occhi lucidi, è tutto normale se ci si fa prendere da “La via del miele”.

La penna della scrittrice è delicata e profonda e sa toccare le corde del cuore senza mai esagerare. Tutto, secondo me, è dosato nel modo migliore, nulla di eccessivo rovina la lettura. La sua scrittura, scorrevole ed appassionante, mi ha conquistato e mi ha tenuto incollato alle pagine. Inoltre, anche la curiosità di scoprire l’evolversi della storia ha avuto il suo merito.

Le descrizioni danno al lettore la possibilità di sentirsi ancora di più coinvolto, perché gli regalano la capacità di essere presente con l’immaginazione. Per quanto riguarda il ritmo, è nella norma, anche qui, infatti, non è eccessivo, ma è presente nel modo migliore, tanto da rendere la lettura piacevole.

La particolarità de “La via del miele” è rappresentata dalla presenza di brevi passaggi, all’inizio di ogni capitolo, dedicati al miele, tante curiosità e aneddoti che rendono la lettura interessante.

“Cuevas de la Araña è un complesso di grotte che custodisce meravigliose pitture rupestri tra le quali l’immagine stilizzata di una donna intenta a raccogliere miele. È possibile che, oltre settemila anni fa, nella provincia di Valencia, in Spagna, un canto gentile abbia affascinato le api e un artista, ispirando la sua opera.”

Per quanto riguarda i personaggi, la protagonista, Alice, è sicuramente il punto fermo della storia; infatti, tutto ruota intorno a lei e il suo carattere è ben delineato, oserei dire, anche vario. Inoltre troviamo diversi altri personaggi, che danno vita a momenti, a volte, anche introspettivi ed emozionanti.

Devo ammettere, in tutta sincerità, che questo nuovo libro di Cristina Caboni mi ha conquisto, mi è piaciuto, nonostante qualche avvenimento fosse prevedibile e scontato, ma è stato comunque  molto gradevole leggere la storia e farsi travolgere dalle emozioni a 360 gradi.

A volte mi sono immaginato il romanzo come una trasposizione cinematografica, infatti, secondo me, potrebbe diventare benissimo un bel film piacevole a cui assistere.

Se avete voglia di leggere un libro scorrevole, appassionante e che vi permetta di svagarvi, oltre che di sognare un po’, allora “La via del miele” fa al caso vostro.

Qui sotto vi propongo, per concludere, l’incipit del primo capitolo (che è preceduto dal prologo):

“Quando Alice Pascal Azara vide l’ape posarsi sul dorso della sua mano, sussultò.

Non per paura. Sapeva che non l’avrebbe punta.

Ciò che non sapeva, invece, era cosa sarebbe accaduto da lì a poco.

Qualcosa di importante, ne era certa. Qualcosa a cui avrebbe dovuto fare attenzione. Lo aveva imparato a sue spese.

Era sempre stato così. Fece schermo all’insetto affinché nessuno, nella grande sala riunioni, lo notasse. Si alzò con discrezione, raggiunse la porta a vetri e scivolò fuori, all’aperto. Alle sue spalle, Guy Leroy, l’amministratore delegato dell’azienda di analisi dei dati per la quale lavorava da otto anni, pronunciava le ultime battute. Doveva affrettarsi. Quel giorno, d’altronde, si celebrava anche il suo personale successo e doveva essere presente.

L’ape, tuttavia, sembrava non avere nessuna premura. Continuava a passeggiare tranquilla sulla sua mano. Alice non si chiese da dove arrivasse.

Che si trovasse nella casa dei suoi genitori in Provenza o nel cuore di Parigi, come in quel momento, loro la trovavano. La trovavano sempre.

«Cosa sei venuta a dirmi questa volta? »…”

Trama

Dal tetto del palazzo, Alice riesce ad ammirare tutta Parigi. Davanti a tanta bellezza, ciò che si è lasciata alle spalle non fa più così male. Con sé ha portato solo la cosa più importante: le sue api. Lì, a decine di metri d’altezza, c’è il suo alveare, un posto per lei magico. Ma ora le api sono scomparse, e Alice sa che questo è un messaggio per lei. Loro da sempre le indicano la strada. Così, quando il telefono squilla, capisce che tutto sta per cambiare: sua sorella Emma, la persona che ha amato come nessun’altra, ma che non sente da due anni a causa di una sciocca lite, non c’è più. Prima di andarsene, però, le ha lasciato il dono più grande: sua figlia.

Alice non sapeva di avere una nipote e non ha idea di come si cresca un bambino. Non si sente all’altezza. Deve trovare qualcuno che se ne prenda cura, anche se questo vuol dire andare in Sardegna, l’isola che fa da sfondo a tanti racconti della sua famiglia. L’isola dove vedrà le sue api volare leggere e riflettere il sole in lampi d’oro. Dove anche l’amore avrà un significato nuovo. Gli odori, i sapori e il vento di quella terra lontana faranno cadere una a una tutte le sue certezze, mentre le sue radici riaffioreranno dalla terra. Perché per andare avanti dobbiamo sapere chi siamo stati. Come un’ape che ricorda sempre la strada verso l’alveare, abbiamo tutti bisogno di trovare un posto da chiamare casa.

Libro dopo libro, Cristina Caboni ha visto crescere il proprio pubblico e scalato le classifiche. Per la stampa è ormai una certezza. Ora torna con un romanzo che è un inno alla natura. L’autrice ci parla di quello che le sta più a cuore, la magia delle api e la difesa del loro mondo. Una storia di scelte e di legami familiari. Di amore e di speranza. Tra il fascino di Parigi e quello della Sardegna, una ragazza prova ad abbattere le barriere che la dividono dalla vera sé stessa.

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