Le intermittenze del cuore

Titolo:  Le intermittenze del cuore

Autore: Marcel Proust

Editore: La Vita Felice

Collana: Il piacere di leggere

Pagine: 128

Prezzo: € 9,50

Uscita: 25 ottobre 2018

Curato da: Matteo Noja

Recensione

“Le intermittenze del cuore”, scritto egregiamente da Marcel Proust, ci viene proposto in questa edizione firmata da “La Vita Felice” con il testo francese a fronte. Ciò ci dà la possibilità, quindi, di leggerlo anche in lingua originale per chi la sa. Io ho preferito dedicarmi a quella italiana curata da Matteo Noja.

La storia è molto ben scritta, curata ed interessante. Inoltre scorre anche bene, una volta che ci si abitua al fatto che la lettura deve avvenire solo nella pagina di destra, è stata, infatti, la mia prima volta.

Lo stile risulta, a mio avviso, molto raffinato e devo ammettere che è stato un vero piacere cimentarmi con questo libro. Lo si legge in poco tempo, ma si può anche decidere di gustarselo lentamente. qualche pagina al giorno. Io ho optato per il primo modo perché ero curioso di scoprire come procedeva la storia e come si concludeva.

Il rapporto del protagonista con sua nonna e i ricordi da lui narrati, mi hanno trasmesso una forte emozione, infatti ci si commuove e al tempo stesso ci scalda il cuore. Inoltre permette pure a noi di fare un tuffo nel passato a ricordare i nostri affetti più cari, che siano i genitori o i nonni che ormai non ci sono più. Ho trovato molto affascinante anche il suo arrivo a Balbec e ciò che ci racconta.

Devo ammettere che la penna di Marcel Proust è assolutamente gradevole, delicata e profonda, un vero piacere, infatti ci fa assaporare il gusto della lettura. Tutto scorre tra ricordi, che ogni tanto ci arrecano un po’ di dolore e di sofferenza per chi, appunto, non c’è più, il passato che fa nuovamente si affaccia e la nostra presente esistenza da vivere tenendo a bada i pensieri.

Un insegnamento che l’autore ci pone è, forse, proprio quello di affrontare il tempo che se n’è andato per vivere meglio quello presente. Agendo così si percepisce molto bene il battere del cuore, sia per gli avvenimenti più piacevoli, che per quelli più tristi e pieni di sofferenza.

Marcel Proust è un autore, a mio avviso, molto intimo e profondo che va letto lentamente per assaporare tutti i suoi passaggi e tutti i suoi insegnamenti sulla vita. Questo suo breve libro ci permette di fermarci un attimo a riflettere anche su di noi, sulle nostre emozioni che scaturiscono dalla lettura, che spesso generano commozione. Tutto ciò è un modo per affrontare il proprio io, le situazioni del passato, per ricordare determinate persone, per poi procedere con la propria vita in modo più conscio di ciò che siamo e, come si dice, da dove veniamo.

L’insegnamento dello scrittore può anche essere il fatto che tutto cambia e muta grazie anche un nuova ritrovata identità.

“Le intermittenze del cuore” è un gioiellino che merita di essere letto, quindi ve lo consiglio assolutamente.

Quarta di copertina:

“Poiché ai turbamenti della memoria sono legate le intermittenze del cuore. È senza dubbio l’esistenza del nostro corpo, simile per noi a un vaso in cui fosse racchiusa la nostra spiritualità, a farci supporre che tutti i nostri beni interiori, le nostre gioie trascorse, tutti i nostri dolori siano perennemente in nostro possesso. Forse è ugualmente inesatto credere che essi fuggano o ritornino. A ogni modo, se rimangono in noi, per la maggior parte del tempo, è in un regno sconosciuto, dove non ci sono di alcun aiuto, e dove anche i più comuni ricordi sono soffocati da altri di un ordine differente e che escludono ogni simultaneità con essi nella coscienza.”

Trama

“Le intermittenze del cuore” non è solo il titolo di una delle sezioni più commoventi, nel cuore de “La ricerca del tempo perduto” di Proust. Questo doveva essere il titolo d’insieme. Ci si dimentica spesso che Proust non parla della memoria e delle intermittenze, solo per ragioni metafisiche, ma innanzitutto come uno strappo intimo, nelle relazioni umane.

Le intermittenze del cuore sono quei soprassalti straordinari che nello scorrere di una vita normale ci riportano a eventi, cose o persone del passato rimaste nell’ombra, marginali, e che aprono una prospettiva sfuggente e rivelatrice al di là del fluire irreversibile del tempo.

Sono momenti di rottura, cambiamento, metamorfosi, come si danno anche in certe forme di depressione e angoscia, nei mutamenti dell’adolescenza e perfino in certi riassestamenti di identità seguiti a trapianti d’organo. Far lievitare la vita interiore, coglierne le sfumature, ci aiuta a capire e analizzare le incrinature e le trasformazioni emozionali che nascono negli altri-da-noi

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