Non muoiono mai  

Titolo: Non muoiono mai

Autore: Francesco Spiedo

Editore: Fandango Libri

Pagine: 302

Prezzo: € 18,50

Uscita: 8 luglio 2022

Recensione

“Non muoiono mai “ è il nuovo romanzo scritto da Francesco Spiedo (classe 1991) e pubblicato dalla casa editrice “Fandango Libri”.  Ѐ una lettura molto appassionante, specialmente grazie alla scrittura limpida ed affascinante dell’autore e ai quattro protagonisti della storia, in particolare della nonna che viene raggiunta dai tre nipoti: Pasquale, Margherita ed Enrico. Un’altra figura è la badante moldava di lei: Ljudmila.

La prima parte vede l’arrivo, uno alla volta, dei tre nipoti e questo momento mi è piaciuto parecchio. L’ho trovato assolutamente molto ben descritto e raccontato e mi ha invogliato ancora di più a procedere nella lettura.

Capitolo dopo capitolo, a voci alternate, la nonna conquista sempre di più grazie al suo atteggiamento che insinua, anche in noi lettori, il dubbio: sta recitando una parte? E’ realmente così? Ad ogni modo, a mio parere, è lei il punto forte del romanzo. La figura degli anziani viene messa, a volte, sotto la lente d’ingrandimento, vengono fatte valutazioni ed espresse opinioni.

“Non muoiono mai” ci conquista sempre di più regalandoci emozioni di vario genere e facendoci provare sensazioni diverse. Ci sono passaggi più intensi, sentimentali e nei quali si riflette maggiormente, altri invece che risultano essere più ironici ed in grado anche di strapparci un sorriso o una risata.

Ѐ interessante notare che, praticamente, manca la generazione di mezzo; infatti, troviamo ad animare fisicamente il libro solo i nipoti e la loro nonna di 90 anni, non i genitori. Nel corso della lettura riusciamo a conoscere meglio tutti e quattro i personaggi, anche dal punto di vista psicologico. La nonna è sicuramente quella che regala maggiori soddisfazioni a noi lettori.

Francesco Spiedo, con “Non muoiono mai”, ci intrattiene anche con i ricordi, i momenti di rabbia, gli attimi di riflessione, anche sulla figura degli anziani, ed è, appunto, grazie a tutto ciò che fa scattare nei lettori emozioni diverse.

Questo libro è forse scritto maggiormente per i più giovani, perché permette a loro di fermarsi e pensare a vari temi, ma indubbiamente, è adatto a tutti.

Come ho affermato all’inizio, ciò che mi ha colpito maggiormente è la scrittura di Francesco Spiedo e, proprio per questo motivo, penso che recupererò il suo precedente romanzo “Stiamo abbastanza bene”. La sua penna è molto ben dosata, incisiva al punto giusto ed è in grado di non appesantire mia la storia narrata. A mio avviso non è un libro da leggere tutto d’un fiato, ma lentamente, va centellinato, per godersi maggiormente le descrizioni e i diversi passaggi sui quali sarebbe giusto anche fermarsi ogni tanto.

Se volete leggere, quindi, una penna giovane, ma già matura ed intensa, allora non dovete perdervi “Non muoiono mai” perché potrebbe conquistarvi e farvi apprezzare molto la sua storia.

Concludo con l’incipit:

“Nel paesino pare siano tutti morti. Magari. Sono circondato da vecchi che non muoiono. Neppure nonna muore. I vecchi non muoiono mai. Benvenuto nel servizio clienti, la metteremo in contatto con il primo operatore disponibile. Solo vecchi, come ti giri e come ti muovi. Soltanto vecchi che ti guardano da dietro le persiane e nient’altro.

Un paesino riempito a tappo che neanche una direttiva del governo poteva fare di meglio, uno smistamento periferico della classe non produttiva, un assembramento di vecchi. Stipati in un solo paesino. Ammucchiati. Tutti si sono dimenticati della loro esistenza. Ricordiamo che la chiamata è gratuita per i soli clienti e per chi chiama da rete fissa. Per chiamate da mobile il costo varia in base al piano tariffario del proprio operatore.

Non tengo niente di personale contro i vecchi, hanno iniziato loro. Vecchi che decidono come se in questo paese fossimo davvero tutti vecchi. Loro che sono meglio di tutti, non per merito ma per anzianità, manco stessimo dentro a una grande e unica azienda oppure nell’esercito, immersi nel nonnismo…”

Trama

Tre cugini che negli anni si sono visti poco e niente si ritrovano a passare un’estate nella casa della nonna, una vecchia villa di campagna a Palma Campania.

Sono Enrico, un moderatore di contenuti social in cerca di un posto tranquillo dove lavorare; Margherita, che ha tagliato quasi tutti i ponti con la famiglia e che, preda della nostalgia, torna dopo dieci anni trascorsi a Parigi; e Pasquale, il più piccolo dei tre, che si è appena laureato in Agraria e vuole prendersi cura del giardino della nonna, o almeno così dice.

Ognuno di loro, in realtà, cela un segreto per la propria permanenza nella vecchia villa, così come la nonna, 90 anni da poco compiuti, non solo non è fuori di testa come lascia credere (forse), ma ha tenuto nascosta per tutta la vita una storia d’amore vissuta a cavallo della Seconda guerra mondiale che ora la ossessiona.

La convivenza forzata tra i quattro – a cui si aggiunge Ljudmila, la badante moldava, che comunica con la nonna solo a gesti e monosillabi – si tinge di assurdo quando i nipoti iniziano a credere che (l’apparente) sragionare della nonna siano degli oracoli da usare come bussola per ogni decisione di qualche importanza della loro vita. Tutto pare evidente, ma molto non è come sembra.

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