Titolo: Quando decisi di non provare più sentimenti
Autore: Fabio Angelino
Editore: Augh! Edizioni
Collana: Frecce
Pagine: 196
Prezzo: € 14,00
Uscita: 13 dicembre 2020
Recensione
“Quando decisi di non provare più sentimenti” è l’ultimo libro di Fabio Angelino (e precisamente il terzo) ed è pubblicato da “Augh! Edizioni”.
Sia la trama intrigante, che la splendida copertina invogliano a tuffarsi tra le sue pagine. Vi segnalo che la prefazione è scritta dall’autore di thriller Antonio Lanzetta che è una garanzia.
La scrittura è sicuramente molto scorrevole, appassionante e riesce a catturare l’attenzione del lettore fin dalle prime pagine, tenendoci incollati alla storia.
Si parte con il grande e forte dolore che prova Giovanni, il protagonista, dopo la sofferenza per la morte della madre (e so bene cosa si prova) e la fine di una storia d’amore, che provocano in lui la decisione di anestetizzare il cuore e non provare più sentimenti. Un modo per mettersi al riparo dai dolori provocati dalle perdite delle persone care. Ovviamente per raggiungere ciò occorre lavorare su se stessi e anche questo mi avvicina molto al protagonista.
Una domanda che mi sono posto fin dall’inizio del libro: vale davvero la pena non provare più sentimenti ? La vita è fatta di momenti felici e di momenti tristi, inoltre è una girandola di sentimenti di vario genere e se ne togliamo alcuni, allora tutto cambia, è come vivere non viverla interamente, ma solo a pezzi. Il titolo, quindi, chissà potrebbe anche essere un modo provocatorio nei confronti del lettore.
I due protagonisti Giovanni e Franco, che affrontano insieme il viaggio in Francia, sono ben descritti e interagiscono tra di loro, dando vita a dialoghi spesso costruttivi, interessanti e di ogni genere. Infatti i temi e gli argomenti che toccano sono diversi. Ho apprezzato specialmente questi momenti in cui conversavano tra di loro. I colpi di scena non sono molti, ma ci sono e movimentano parecchio la storia. Tutto scorre davvero bene e la lettura è assolutamente appassionante e specialmente avventurosa. Ci sono diversi passaggi che lasciano il segno come il seguente:
“Non ho bisogno di provare sentimenti per riempire la mia vita».
«Tutti abbiamo bisogno di sentimenti, di emozioni. Non puoi negare a te stesso l’amore e nemmeno un po’ di tristezza. Non sarai mai veramente felice, così»
«Ah, perché tu saresti felice?» chiesi. «Non lo sembri affatto». Si rabbuiò, il mio sguardo inespressivo puntato verso di lui; mi ero trasformato in un giudice troppo severo per potermi guardare negli occhi. «Forse non sono felice» disse sommessamente, «però sono vivo. Tu ti senti vivo?». «Sì, mi sento vivo» risposi. Si voltò verso di me.
«Tu non fai niente per sentirti vivo». Scossi la testa, dalla mia fronte colarono due goccioline che scivolarono giù fino alle mie labbra socchiuse. Il sapore delle gocce di sudore non mi piaceva, mi ricordava quello delle lacrime, lacrime che non accarezzavano il mio viso da molto tempo.
«Faccio tantissime cose che mi piacciono» dissi poi, «però le vivo solo superficialmente e sensorialmente, ecco»
Lo stile di scrittura e il linguaggio sono moderni, avvincenti e intriganti sotto tutti i punti di vista. “Quando decisi di non provare più sentimenti” è un romanzo originale, particolare e assolutamente da leggere, sia per il suo stile di scrittura, sia per la storia e sia per i personaggi che hanno molto da dare e da trasmettere al lettore. Non è una storia triste, ma avvincente e con qualche passaggio anche ironico. Personalmente l’ho apprezzato parecchio e ve lo consiglio!!!
Trama
La morte della madre e una delusione sentimentale inducono Giovanni, un ragazzo come tanti con la passione per la cucina, a prendere una decisione drastica: non provare più sentimenti. Grazie a un implacabile lavoro su se stesso, riesce nell’intento di trasformarsi in un uomo impenetrabile, incentrando la propria esistenza priva di empatia sul continuo appagamento dei sensi.
A spezzare la routine di un impiego noioso e di una solitudine inevitabile, la prospettiva della consueta visita a Parigi, città che non ha ancora avuto modo di apprezzare nella stagione estiva. Dopo aver visto una celebre pellicola hollywoodiana, gli balena in mente un’idea curiosa per aggiungere un po’ di varietà alla sua vacanza oltralpe: portare con sé una guardia del corpo, seppur fittizia. La scelta ricade su Franco, un barista di mezza età che, a causa di un malinteso, gli ha confessato un particolare della sua natura sconosciuto ai più.
Il viaggio nella capitale transalpina mette ben presto alla prova Giovanni e il suo proposito di non risvegliare alcun sentimento, complice la sensibilità di Franco e non solo.