Romanzo con cocaina

Titolo: Romanzo con cocaina

Autore: M. Ageev

Editore: GOG Edizioni

Pagine: 223

Prezzo: € 16,00

Uscita: 24 agosto 2020

Traduzione: Vittorio Bonino

Recensione

“Romanzo con cocaina”, pubblicato da “Gog Edizioni”, è scritto da un autore ignoto, “un tale” M. Ageev. Il libro, il primo che leggo di questa casa editrice, è fisicamente molto curato in ogni dettaglio e la carta è ottima, sia quella interna, che quella esterna. Tutto ciò lo rende speciale e, come affermo in casi come questi, un gioiellino!

Questo romanzo è scritto in modo splendido ed è ciò che mi ha colpito maggiormente. La penna di questo autore misterioso è assolutamente incisiva, precisa e scorrevole, oltre a essere appassionante. Mi è piaciuto parecchio ed è riuscito ad incuriosirmi e a non farmi staccare gli occhi dalle pagine, invogliandomi a leggere capitolo dopo capitolo con avidità e curiosità.

La storia è divisa in quattro parti: ginnasio, Sonja, cocaina, pensieri. Tutte sono splendide e potenti, non saprei indicare la mia preferita, perché ho apprezzato tutto il romanzo.

Il protagonista è sicuramente carismatico e ben descritto. Grazie a questo autore, che anche se ignoto non incide sull’ottima qualità del libro, si torna a leggere un romanzo russo di grande spessore, intenso e potente, quindi adatto, indubbiamente, oltre a chi ama il genere, anche a chi è appassionato di letteratura russa.

“Romanzo con cocaina” offre pure parecchi spunti, diversi interrogativi e fa sorgere domande sulle quali riflettere. Inoltre, secondo me, non ha nulla a che vedere con romanzi simili che trattano la cocaina, qui tutto è più lineare e profondo ed è proprio per questo che mi è piaciuto parecchio. A mio parere non l’ho trovato scandaloso, ma con un tema forte e particolare di cui l’autore è riuscito a raccontare in maniera limpida, schietta, ma lineare. Tutto ciò lo rende un romanzo che si legge con interesse, per il gusto di scoprire, di sapere e col desiderio di dedicarsi ad un libro che sa trasmettere il gusto della lettura.

Ho trovato “Romanzo con cocaina” molto coinvolgente, seguire la crescita di Vadim, dalla sua adolescenza a scuola, all’età adulta è stato davvero interessante. Indubbiamente diversi comportamenti e decisioni del ragazzo non le apprezzo e non le approvo, ma il libro e la sua storia hanno un loro fascino.

L’autore tocca vari argomenti ed affronta i diversi temi nel modo migliore, a mio parere, senza eccesso. Altro punto forte sono le descrizioni che, secondo me, sono splendide, precise, limpide e dettagliate, davvero complimenti perché l’autore è riuscito a farmi entrare nella storia ed assistere, in modo chiaro e schietto, alle varie scene, persino a trasmettere le sensazioni del momento. Mi sento, quindi, di consigliarvi questo romanzo perché merita davvero sotto diversi punti di vista!!!

Qui sotto vi lascio l’incipit:

“Un giorno, all’inizio di ottobre, io, Vadim Maslennikov, recandomi di buon mattino verso il ginnasio (allora dovevo ancora compiere sedici anni), dimenticai in sala da pranzo la busta con i soldi del primo semestre che mia madre ave- va preparato la sera prima. Mi ricordai della busta già sul tram, quando, mentre aumentava la velocità, le acacie e le punte delle recinzioni del viale divennero, da un bagliore di spilli, un unico flusso ininterrotto e il peso che portavo sulle spalle mi premeva la schiena sempre di più contro la sbarra d’acciaio. Questa mia disattenzione, però, non mi turbava più di tanto. I soldi al ginnasio potevano essere portati anche il giorno dopo, e in casa non poteva rubarli nessuno; a parte mia madre, nell’appartamento viveva come domestica la mia vecchia bambinaia, Stepanida, al nostro servizio da oltre vent’anni..”

Trama

Parigi, 1934. Nella redazione della rivista «Čisla» arriva un plico contenente un manoscritto. Romanzo con cocaina è il titolo. L’autore si firma M. Ageev, senza aggiungere altro. Ecco la genesi misteriosa di questo capolavoro venuto dal nulla, pubblicato prima a puntate dalla rivista a cui fu destinato e poi in versione integrale dall’editore francese Belfond nel 1983, senza particolare clamore. Stando a quanto riportato dalla curatrice della versione francese, Lydia Chweitzer, Ageev era ebreo e aveva lasciato la Russia dopo la Rivoluzione d’ottobre.

Molti lettori, poi smentiti dal celebre scrittore, attribuirono l’opera ad un giovane Nabokov sotto pseudonimo. Ma la realtà è che non abbiamo alcuna informazione certa su M. Ageev, e il suo Romanzo con cocaina rimane uno dei più grandi e allo stesso tempo misconosciuti enigmi della letteratura contemporanea.

Il pellegrinaggio esistenziale del giovane protagonista Vadim, votato all’autodistruzione a causa di una morbosa sensibilità, capace di pensare il bene ma di attuare solo il male, è un viaggio senza possibilità di redenzione. Figlio ingrato, pessimo amico, abietto e goffo seduttore, cocainomane allucinato, Vadim è alla ricerca del suo introvabile paradiso artificiale, e questa ricerca, sin dalle prime pagine, prende le sembianze di una caduta. Una Mosca innevata, poco prima della Rivoluzione, fa da sfondo suggestivo alla storia.

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