Strani

Titolo: Strani

Sottotitolo: L’impiegato dell’Ufficio Protocollo

Autrice: Laura Corsini 

Editore: De Tomi

Collana: Rivelazioni

Pagine: 112

Prezzo: € 12,00

Uscita: 26 febbraio 2024

Recensione

“Strani” è uno dei libri che ho acquistato al Salone del libro di Torino 2024, sono stato attirato dalla trama e dalla copertina.

Il romanzo, scritto da Laura Corsini, mi ha permesso anche di conoscere e di entrare in contatto con una nuova realtà editoriale, ossia con “De Tomi Editore” e scoprire l’interessante catalogo, in continua crescita, oltre alla bravura e gentilezza di Sergio che la dirige.

Il protagonista è Roberto Strani e proprio da lui nasce il titolo del romanzo, dal cui sottotitolo si intuisce subito di cosa si occupa nella vita, infatti fa l’impiegato dell’ufficio protocollo. Nel corso della storia, l’autrice ci permette di conoscerlo meglio, sia caratterialmente, che lavorativamente, ma anche per quanto riguarda la sua vita personale e familiare.

La scrittura di Laura Corsini è raffinata, con termini a volte ben precisi e la lettura scorre molto bene, arricchendoci e intrattenendoci. Il protagonista non è particolarmente fortunato, anzi ha una vita monotona, dei rimpianti e una vita familiare problematica, specialmente col figlio, dopo essersi lasciato con la madre. Il suo sogno è lavorare in biblioteca, nel settore cultura in modo da sfruttare anche la sua laurea in filosofia che per ora è sprecata nel ruolo in cui si trova. Ci riuscirà?

Devo ammettere che Roberto Strani mi ha provocato reazioni opposte; infatti, durante la lettura, ogni tanto mi faceva tenerezza, ma altre volte accendeva in me un po’ di rabbia per il suo carattere introverso e troppo arrendevole.

“Strani” è un romanzo che si tinge di mistero e di giallo con l’arrivo di un nuovo personaggio, Sara Nerini che ricoprirà il ruolo di direttrice generale, quindi sopra al nostro protagonista, e movimenterà un po’ la situazione, inoltre si scoprirà qualcosa di particolare.

Roberto Strani non è l’unico personaggio che mi ha trasmesso tenerezza; infatti, c’è pure Massimo, un suo collega balbuziente, che gli è molto legato.

Laura Corsini ci propone, quindi, una storia con personaggi parecchio umani, magari un po’ sfortunati, ma ai quali noi lettori ci possiamo affezionare e ricordare anche una volta che il libro è terminato, perché restano nel cuore.

Il protagonista sembrava, in passato, avviato a una vita brillante, ma poi la fortuna o il destino, hanno preferito voltargli la faccia, hanno cambiato idea e così si trova a vivere un’esistenza che mai avrebbe immaginato. Roberto Strani è costretto a fare mille sacrifici economici per arrivare a fine mese, va a fare la spesa con i buoni pasto e quindi resta da solo a mangiare nella pausa pranzo, va al lavoro in bicicletta per mantenere l’auto in buono stato e non rovinarla…

Laura Corsini affronta, nel corso della storia, diversi temi, anche quello attuale delle raccomandazioni sul lavoro, oltre, appunto, al rapporto tra padre e figlio, ai rapporti tra colleghi e superiori, problemi economici e sogni che fanno fatica a realizzarsi.

Roberto Strani dimostrerà il suo carattere compiendo scelte e prendendo decisioni nel corso dei capitoli e noi lettori saremo al suo fianco, perché viene spontaneo stargli vicino e fare il tifo per lui, seppure la vita pare voglia essere un po’ crudele nei suoi confronti.

“Strani” è un libro che mi ha conquistato, mi è piaciuto parecchio e che rileggerò per gustarmi meglio i vari dettagli. Infatti, vi consiglio di leggerlo lentamente per assaporare, nel miglior modo, tutti i passaggi e tutte le sfumature. Questo romanzo è indubbiamente un gioiellino che non dovete perdervi e sono felice di averlo acquistato anche perché mi ha fatto conoscere “De Tomi Editore” che sicuramente mi riserverà diverse altre belle letture.

Qui sotto vi propongo l’incipit:

“Tutte le mattine – giorni feriali nella bella stagione, quando c’è luce fino a tardi, in inverno un po’ più di rado l’inquilina della villetta che sorgeva sull’unica curva della stretta via del Poggio, aprendo la finestra alle sette e trenta precise per arieggiare la camera da letto, udiva uno gniccare di ruote bisognose di ingrassata. E vedeva passare lenta una bicicletta. In sella c’era un uomo magro che, curvo sul manubrio, spingeva ritmicamente i pedali, producendo quella colonna sonora lamentosa, sofferente, di uno struggimento inenarrabile. Lei lo osservava un po’ allontanarsi all’orizzonte dei campi coltivati, poi con un sospiro tornava ai suoi mestieri casalinghi. Quell’uomo era Roberto Strani, impiegato dell’Ufficio Protocollo del Municipio…”

Trama

Quando trascorri molti anni dietro la scrivania di un ufficio comunale i sogni cominciano ad assottigliarsi, ma Roberto Strani, modesto impiegato dell’Ufficio Protocollo di un piccolo comune emiliano, ancora qualche sogno lo conserva: poter salire di grado, o almeno ottenere un trasferimento alla biblioteca, al settore cultura, dove la sua laurea in filosofia non sarebbe del tutto sprecata. Tutti sembrano essersi scordati di lui e della sua misera vita fino a quando, inaspettatamente, il destino sembra offrirgli sul piatto d’argento un’ultima occasione.

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