Un gesto inconsapevole. Il commissario Incantalupo

Titolo: Un gesto inconsapevole. Il commissario Incantalupo

Autore: Paolo Domenico Montaldo

Editore: Yowras Editrice

Pagine: 215

Prezzo: € 12,00

Uscita: 25 settembre 2020

Recensione

Ed eccomi qui dopo aver terminato di leggere anche la seconda indagine scritta da Paolo Domenico Montaldo: “Un gesto inconsapevole” della serie de “Il commissario Incantalupo” sempre firmata da “Yowras Editrice”.

Ero timoroso di questo secondo volume perché speravo che non deludesse le mie alte aspettative, dato che il primo mi era piaciuto tantissimo; quindi, ero desideroso e speranzoso che pure questo confermasse la sua bellezza. Per fortuna così è stato. Infatti vi dico subito che merita e si accosta al precedente per vari motivi, è un degno numero due.

Ho ritrovato, ovviamente, con immenso piacere, i vari personaggi protagonisti che ho amato tanto e che mi hanno fatto compagnia. In questa seconda indagine si scoprono nuovi loro lati caratteriali che si vanno ad aggiungere a quelli che già si conoscevano. Inoltre si assiste al procedere della storia tra il mitico commissario Incantalupo e la bella Marianna.

Ho poi apprezzato che si continui con l’idea di proporre i pensieri di alcuni personaggi mettendoli in evidenza con un font diverso, ciò perché regala, come precedentemente, una dose importantissima di ironia. L’autore non si risparmia neppure questa volta per quanto riguarda le descrizioni che risultano molto dettagliate, precise e curate. Tutto ciò ci permette di assistere alle scene come se fossimo spettatori lì presenti.

Essendo un giallo ho amato anche quando si entrava proprio sull’argomento con delle scene attinenti, quasi da thriller, che hanno portato una dose di sana adrenalina, ovviamente senza esagerare. Proprio per questo motivo, la serie de “Il commissario Incantalupo” è, a mio avviso, adatta a tutti perché non è mai troppo violenta; quindi, se amate i libri gialli classici potete leggere tranquillamente anche questi e lasciarvi conquistare dalla storie e dai suoi personaggi.

Questa seconda indagine scatena in noi anche la curiosità circa gli avvenimenti, i vari morti e quindi il desiderio di sapere le motivazioni e il responsabile di tali azioni. Inoltre devo ammettere che anche la storia dei puntali di diamanti è sicuramente intrigante e sprigiona la voglia di saperne di più, come pure il personaggio della granduchessa è meraviglioso.

Tutto ciò ci tiene incollati alle pagine desiderosi di avere delle risposte! L’autore è molto bravo anche nel dare le giuste spiegazioni, oltre a tenere il lettore legato alla storia. Ho amato quando si arriva al momento in cui si risolve il caso e si seguono i vari resoconti. Prima di ciò, però, si assiste ai diversi colpi di scena che risultano sempre molto graditi come pure il ritmo della storia che è straordinariamente giusto e rende la lettura molto godibile.

Promosso a pieni voti anche “Un gesto inconsapevole”, la seconda indagine del commissario Incantalupo, scritta brillantemente da Paolo Domenico Montaldo ed arrivata a noi grazie a “Yowras Editrice”.

Qui sotto, concludendo, vi propongo l’incipit:

“Siamo tutti capaci a decidere il meglio per le cose facili. Preferiamo un cibo dolce e buono o uno salato e cattivo? Facile no? Magari il dolce non ci piace troppo, ma piuttosto che una cosa salata, cattiva, amara e disgustosa, beh, meglio una dolce e buona. Possiamo stabilire con certezza cosa significa essere felici e sappiamo bene cosa ci rende tristi.

A volte la tristezza e la felicità si confondono, come quando una figlia si sposa presto, troppo presto per i tuoi gusti ed è anche troppo giovane e bella. Siamo felici perché lei è felice, ma siamo tristi, e agli uomini girano gli zebedei a palla, perché la nostra bambina se ne va e siamo gelosi, tremendamente gelosi e il perché lo sappiamo. E allora la felicità e la tristezza si sovrappongono e diventano una miscela difficile da gestire e spesso esplosiva….”

Trama

Al commissariato arriva una telefonata: su di una panchina c’è un cadavere. Il primo di molti.

Amore, onore, fedeltà, riconoscenza possono causare disperazione e morte. Parole dette in un momento di rabbia diventano lame taglienti. Il silenzio della vergogna devasta e sconvolge ogni cosa intorno a sé, come una grandinata sulle tenere foglie di un giardino.

Un barbone, una nobildonna, una bibliotecaria, un vecchio servitore e un’infermiera, mondi diversi ma un tragico destino in comune. Armando Incantalupo, che sta combattendo la sua battaglia personale tra l’indipendenza e un legame serio, indaga nel presente e nel passato della famiglia più importante della città e all’improvviso si ritrova dentro la storia di Francia mentre un piccolo tesoro che sembra il frutto di un’invenzione letteraria lascia dietro di sé una scia di sangue.

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