Buongiorno,
vi propongo una nuova interessante intervista. L’ospite è Alessandro Pasquinucci, autore del libro “The Screen” pubblicato da “Pelledoca Editore”
1 – Chi è Alessandro Pasquinucci e che tipo di scrittore sei?
In primis sono un grande lettore. Ho iniziato a leggere a 5 anni e da lì non ho più smesso. I libri mi hanno accompagnato in tutte le fasi della vita, dall’infanzia all’adolescenza fino all’età adulta, sapendo intercettare le mie emozioni. È normale che questa passione si sia tramutata, nel tempo, nella voglia di voler passare dall’altro lato della pagina, provando a fissare su carta storie da condividere con gli altri.
La predilezione per la narrativa di mistero permea la mia produzione dove, rifacendomi ai miei scrittori preferiti, cerco di combinare tematiche originali con plot avvincenti e ricchi di colpi di scena per fornire ai lettori un intrattenimento attivo e coinvolgente in grado di suscitare – almeno nelle intenzioni – emozioni forti e sincere.
Dal 2021 con la pubblicazione del mio primo romanzo “Hypno” sono riuscito a entrare nell’universo appassionante dell’editoria da cui spero di non uscire più. Per darvi l’idea, mi sento un po’ come un bimbo quando viene portato al luna park e non vuole andare via. Ecco, questo sono io con i libri e la scrittura.
2 – Come, o da dove, è nata l’idea di scrivere il tuo libro “The Screen” e come mai la scelta dell’argomento trattato?
L’idea alla base di “The Screen” è nata parlando con Giulia: un’amica che per anni ha lavorato come moderatrice per un’importante piattaforma social. È stata lei a farmi conoscere quel mondo invisibile che esiste al di là dello schermo, introducendomi alla dura vita dei moderatori di contenuti.
Da bravo giallista mi sono chiesto “E se un moderatore incappasse nel video di un crimine?” e da lì ho sviluppato una forte curiosità per l’argomento intravedendone fin da subito le potenzialità espressive in quanto si tratta di un tema nuovo, poco sfruttato in ambito narrativo e cinematografico, in grado di fornire quindi nuovi stimoli e spunti di riflessione oltre il semplice intrattenimento.
3 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre parole?
Avvincente, stimolante ed informativo.
4 – Un pregio e un difetto di Sara e come è in generale di carattere?
Sara, la protagonista di “The Screen”, è un personaggio ostinato, determinato a farsi valere, che decide di combattere contro il sistema pur di trovare riposte e dimostrare la sua verità. A tutti i costi.
Allo stesso tempo, questa sua forza esteriore deve fare i conti con una fragilità di fondo, dovuta anche ad esperienze personali che l’hanno segnata nel corso del tempo, in un continuo scambio di pesi e di equilibri che caratterizza Sara per tutto il romanzo, rendendola umana e imperfetta come tutti noi.
5 – Quali sono le tematiche trattate?
Sono tanti i temi che si intrecciano all’interno di “The Screen”. In primis il disagio sociale del dover condividere quasi ogni istante della nostra vita, senza essere in grado di dare più il giusto peso alle azioni che svolgiamo. Poi c’è sicuramente il tema della violenza di genere, purtroppo quanto mai attuale, che collega la protagonista alla sua lotta disperata per la risoluzione del mistero. Per ultimo, ma non per importanza, anche quello della manipolazione.
Quanto di ciò che vediamo, ascoltiamo, leggiamo è reale? Nella società delle fake news e con l’avvento dell’A.I. l’informazione stessa ha perso il suo valore, rendendoci inconsapevoli e deboli. L’invito di fondo è di alzare la testa e lo sguardo e continuare a pensare con la propria mente.
6 – Qual è, secondo te, il punto di forza del tuo romanzo?
Sicuramente l’esplorazione del mondo della moderazione di contenuti trattato in chiave thriller, in grado quindi di raccontare ai lettori un tema inusuale ma attualissimo con uno stile avvincente che invogli ad andare avanti per saperne di più e risolvere il mistero.
7 – Quali difficoltà hai incontrato durante e dopo la stesura del romanzo?
Come per ogni mio romanzo la difficoltà maggiore sta nella fase di ideazione e messa a punto della sinossi. Essendo un perfezionista, in primis come lettore e di conseguenza anche come autore di thriller, desidero costruire trame complesse con intrecci ben studiati e coerenti in cui ogni cosa, anche il più piccolo dettaglio, non è messa a caso, ma serve ai fini del racconto per arrivare alla risoluzione del mistero.
Per questo dedico molto tempo alla realizzazione dell’intera scaletta degli eventi, dando poi sfogo al piacere della scrittura solo quando ritengo di avere le idee chiare. Poi, è ovvio, qualche imprevisto anche in fase di stesura del testo arriva, ma la sinossi ben studiata mi permette di avere sempre un paracadute che eviti il temibile schianto con la “pagina bianca”.
8 – Ci puoi raccontare un aneddoto in particolare?
Sì, fino all’ultima settimana prima della consegna ero convinto, seguendo la sinossi che avevo elaborato mesi prima, di utilizzare un personaggio della storia per svelare il mistero alla base del romanzo.
Mentre scrivevo, però, sentivo che c’era un altro personaggio che doveva compiere questa azione. Così ho riscritto tutta l’ultima parte con questo nuovo punto di vista e il risultato è stato – almeno a mio avviso – molto più coerente e completo.
9 – Come ti descriveresti con tre aggettivi e quali passioni/hobby hai nel tempo libero?
Creativo, intraprendente, lunatico. Ho molte passioni e non sto mai fermo: dal Carnevale al quale collaboro attivamente con la scrittura di brani musicali e la realizzazione di opere in cartapesta, al buon cibo, passando per i viaggi e, ovviamente, la lettura.
10 – Infine una curiosità: qual è stato l‘ultimo libro che hai comprato e/o letto?
Comprato: “La catastrofica visita allo zoo” di Joël Dicker, letto: “La paziente silenziosa“ di Alex Michaelides.

(credits: Daniela Giannecchini)
Biografia
Nato nel 1995, coltivo da sempre la passione per tutto ciò che ha a che fare con la creatività. Copywriter e Art director di professione, da qualche anno sono riuscito a trasformare il sogno di bambino in una concreta realtà pubblicando due romanzi per ragazzi: “Hypno” (La memoria del mondo, 2021) che affronta il tema delle challenge e il lato oscuro dei social media e “Alive” (Pelledoca editore, 2022) dove l’intelligenza artificiale s’intreccia all’indagine di un omicidio tra le rive dell’Isola d’Elba.
Il romanzo è stato opzionato dalla casa di produzione Fabula Pictures per una trasposizione televisiva. A gennaio 2024, invece, è uscita una nuova avventura per Pelledoca editore, avvolta ancora tra tecnologia e mistero dal titolo: “The Screen – Impresso nei miei occhi” che racconta il mondo dei moderatori di contenuti sui social network intrecciandolo al tema del femminicidio.
Il mio motto? Creare per condiVivere.
Ti ringrazio di aver risposto alle mie domande!
A presto!
Gabrio