Intervista all’autore: Marco Bosio

Lettrici e lettori buonasera !!!

Con grande piacere vi propongo l’intervista con protagonista Marco Bosio, autore del libro “Monte Uccellino” firmato dalla casa editrice “La Torre dei venti”. Scopriamo insieme anche diverse curiosità sul suo libro che vi consiglio di non perdere !!!

Se volete leggere la mia recensione potete cliccare qui.

Intervista

1 – Come è nato il tuo ultimo libro Monte Uccellino che ho amato parecchio?

Monte Uccellino è il mio romanzo d’esordio e l’idea è nata un po’ per gioco e un po’ per scommessa. Il gioco è stato dare vita a Teresa e Camillo, l’eccentrica coppia di anziani di Monte Uccellino che fino ad allora esisteva solo nell’immaginazione mia e di alcuni miei amici. La scommessa è stata con me stesso e con un mio professore dell’università, Antonio Scurati, che, dopo aver letto un mio lavoro, mi ha chiesto se da “grande” mi sarebbe piaciuto diventare uno scrittore. Tutto questo accadeva otto anni fa.

Il gioco si è trasformato nel primo capitolo, rimasto nel famoso cassetto a maturare, e la scommessa è stata la miccia che mi ha fatto proseguire. La storia l’ho scritta, prima che sulla carta, mentalmente. Ho raccolto negli anni indizi, appreso e vissuto vicende che mi hanno permesso di caratterizzare con precisione i personaggi del paese e di avere ben chiaro lo svolgimento della storia. Mi piace raccontare che a Monte Uccellino non ci sono dei protagonisti, perché in realtà lo sono tutti. Ciascun personaggio ha una sua storia che viene raccontata ed è legata in maniera indissolubile a quella degli altri paesani. Storie comuni, storie in cui il lettore si può immedesimare, forse anche affezionare.

Monte Uccellino è un paesino, abitato da una manciata di persone, che chiacchierano e spettegolano: cos’altro potrebbero fare nella loro routine quotidiana? Decido di inserire un segreto nella storia: gli Uccellini fremono, si affacciano alle finestre, cercano risposte. Inconsciamente diventano protagonisti, raccontano le loro storie e, soprattutto, si stupiscono, provano meraviglia e si arrendono all’evidenza del miracolo. Sì, miracoli. Perché a Monte Uccellino succede anche questo. Mi fermo qui, per non rivelare troppo!

2 – Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi?

Spiritoso, semplice, curioso

3 – I personaggi del tuo romanzo sono secondo me fenomenali: come li descriveresti in poche parole?

Sono persone semplici, che non si interrogano sui massimi sistemi della vita. I loro problemi sono circoscritti alla vita di un piccolo paese in cui non c’è mai niente di nuovo. La prima impressione potrebbe essere quella di avere di fronte delle marionette che ho vestito di stereotipi. In realtà, se si continua di poco la lettura, ci si rende subito conto che sono ben di più: sono essi stessi storie, che evidenziano vizi e virtù dell’essere umano, con i loro crucci, i loro comportamenti, le loro azioni. Sono, come li ha definiti qualcuno, personaggi a tutto tondo.

4 – Le sorelle Grisetti sono pazzesche, le ho adorate: ci racconti come le hai ideate?

Come la maggior parte dei miei personaggi, anche le sorelle Grisetti sono state ispirate da personaggi reali. Mira è la mia nonna paterna, scomparsa anni fa. Sabina e Mimì, le sorelle. Un trio particolare particolarmente litigioso. Nel romanzo risolvo la faida parentale, a differenza di quanto accaduto nella vita reale. Il fatto, poi, che nel romanzo le abbia “condannate” a condurre una vita da zitelle… be’, mi sembrava si adattasse bene ai loro caratteri frizzantini (diciamo così).

5 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?

Te ne racconto due, che sono collegati tra loro. Il primo è il titolo. Nella versione originale era La Croce di Ferro, il soprannome che gli abitanti danno a Teresa. Il secondo è il titolo attuale, Monte Uccellino. In realtà Monte Uccellino non esiste: è il nome di una collina piemontese disabitata chiamata così dai turisti, perché popolata da tanti uccellini. Quando sentii la storia da una mia amica, decisi di dare vita a un paese immaginario i cui abitanti, per un simpatico doppio senso, si chiamano Uccellini (come scrivo nel libro: «Nomen omen, sostenevano i Romani»)

6 – Quando è nata la passione per la scrittura?

Non ricordo con esattezza, ma sicuramente i primi esperimenti letterari sono nati tra i banchi del liceo. In particolare frequentai un corso di recitazione teatrale durante il quale mi chiesero di scrivere un monologo da portare in scena. Piacque molto. Forse presi coscienza in quel momento della mia passione per la scrittura.

7 – Scriverai un giorno un altro libro?

Mi piacerebbe. Ho scritto di recente un paio di paragrafi di qualcosa che potrebbe diventare l’incipit di un nuovo romanzo. L’ho messo nel cassetto, forse tra 8 anni sarà maturato così come successo per Monte Uccellino.

8 –  Come ti descriveresti con tre aggettivi?

Testardo, sognatore, impaziente

9 – Quali sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarmene un paio?

Amo gli scrittori spagnoli e sudamericani, in particolare Gabriel García Márquez. Cent’anni di solitudine credo di averlo letto almeno 5 volte. Adoro Steinbeck, in particolare Al dio sconosciuto. Tra gli scrittori italiani ho un debole per Giovannino Guareschi – il papà di Don Camillo –, Antonio Moresco e Andrea Vitali.

10 – Infine una curiosità: qual è stato l’ultimo libro che hai comprato e/o letto?

Sto leggendo Il camaleonte di Samuel Fisher, tradotto in italiano e pubblicato dalla giovane casa editrice milanese 8tto Edizioni.

Biografia

Marco Bosio è nato il 14 maggio del 1991 a Cantù (CO).È originario di Bregnano, un piccolo paese nella provincia di Como. Attualmente vive a lavora a Milano. È da sempre appassionato di libri tanto da averne fatto la sua professione.

Ha frequentato il Corso di Laurea in Comunicazione nei mercati dell’arte e della cultura all’Università IULM di Milano dove si laurea con una tesi dal titolo Il libro espanso. Libri d’artista nella seconda metà del Novecento. Successivamente partecipa a MasterBook, master specialistico sui mestieri dell’Editoria, diretto da ExCogita Editore, al termine del quale inizia a lavora presso La Vita Felice Editore come grafico impaginatore ed editor.

In seguito collabora con altre case editrici come Mondadori, RPlibri e La Torre dei Venti. Ha scritto articoli per le riviste QuiLibri, Undo.Net, Ekecheiria. Oggi è il responsabile della comunicazione e del marketing per Maremagnum.com, la più grande piattaforma italiana per la vendita di libri antichi, usati e fuori catalogo. Il suo sogno è aprire un giorno una libreria indipendente. Monte Uccellino è il suo romanzo d’esordio.

Ti ringrazio molto di aver partecipato all’intervista.

A presto !!!

Gabrio

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