Intervista all’autore: Mattia C. Russo

Buongiorno lettrici e lettori !!!

Per l’intervista di oggi è ospite Mattia Russo, autore del libro “L’appuntamento ideale” pubblicato da “Bookabook”.

Per recuperare la mia recensione vi basta cliccare qui.

Intervista

1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “L’appuntamento ideale”?

È nato tutto dal voler mettermi alla prova. Ho sempre scritto, per lavoro e per passione, ma mai mi ero cimentato nella stesura di un’opera che potesse prendere più di qualche giornata. Ho voluto condensare in quelle pagine lo stato d’animo di quando avevo ventitré anni, uno stato d’animo sconfitto, per poi ripartire da lì, per poter iniziare la mia avventura sapendo bene da dove partissi.

2 – Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi?

Tre aggettivi? Direi: introspettivo, delicato e conclusivo. Introspettivo perché il viaggio raccontato nel libro è nei ricordi del protagonista e contemporaneamente nel suo animo. Delicato perché la tematica trattata, il suicidio, richiede tatto. E, infine, conclusivo perché chiude una parte della mia vita da cui ho imparato e sto imparando preziose lezioni. Come si dice: si chiude una porta e…

3 – Un pregio e un difetto di Arturo?

Un pregio direi il coraggio: di mettersi in gioco, di affrontare le conseguenze delle sue azioni, di essere onesto. Un difetto direi ritardatario. Il ritardo di capire, di comunicare, di riuscire ad esprimersi. A volte si paga.

4 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?

Non volevo pubblicarlo. Essendo il mio primo romanzo, e volendo vivere della mia scrittura, volevo che il mio esordio non fosse legato ad una tematica così spinosa come poteva essere il suicidio. L’avevo accantonato per mesi prima che un mio amico non capitasse per caso nel file e ne leggesse le prime pagine. “Dovresti pubblicarlo”. Così è nato tutto.

5 – Quali sensazioni hai provato mentre lo scrivevi?

Sollievo. Man mano che scrivevo mi liberavo di sassi e pesi che portavo dentro da molto. Dare sfogo a certi demoni mi ha aiutato a fronteggiarli con più forza. Ora so bene cosa mi sono lasciato alle spalle, so bene da dove partire.

6 – C’è un messaggio in particolare che vorresti arrivasse ai tuoi lettori?

Che nella vita esiste sempre un modo. Non importa né l’ambito né il momento, bisogna provarci. È un messaggio che ho sintetizzato nel libro, inconsciamente, e che poi si è riflesso nella mia vita quotidiana.

7 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?

Ironico, flessibile e deciso. Quando voglio qualcosa, non importa il tempo o gli sforzi, ci arrivo. Durante il viaggio faccio anche qualche battuta.

8 – In quale momento della giornata preferisci scrivere e come ti organizzi?

La sera/notte. La mattina leggo, mi informo e organizzo gli impegni quotidiani. Il pomeriggio lavoro e la sera mi metto a scrivere. Non sempre ci riesco. È una sfida quotidiana che molte volte perdo, altre vinco. Si vive per quello, no?

9 – Quali sono le tue passioni e hobby?

Leggo di tutto. Dai romanzi russi ai fumetti giapponesi. Sono un poli-lettore. Ho un gruppo di amici molto sportivo, quindi spezzo la mia giornata con un’ora e mezza di palestra. Per il resto sono un classico prodotto della società che una volta a settimana gioca a Dungeons&Dragons.

10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?

1Q84 (Volume 1&2) di Haruki Murakami. Chiunque dovrebbe leggere Murakami.

Biografia

Sono nato un sabato di novembre nel giorno più sfortunato per eccellenza. L’infanzia è trascorsa felice tra la scuola-parco giochi, la televisione-schiavista e il polveroso campo dell’oratorio dove ho conosciuto gli amici di una vita. In prima media arriva il fatidico anno X. Il nome è dovuto all’innumerevole quantità di radiografie e lastre fatte. Ho un’innata predisposizione ai guai, non ho mai pensato alle conseguenze delle mie azioni e l’ho fatta franca più volte di quanto avrei dovuto. Finito il liceo ho perso cinque anni tra università sbagliate e lavori a vicolo cieco, prima di trovare la mia strada, laureandomi con il massimo dei voti. Mi piace leggere, scrivere e viaggiare. Ho continuato ad allenare il primo fin da piccolo; il secondo lo pratico in un periodico e in un web magazine, mentre il terzo è più recente, scoperto grazie ad un’associazione di volontariato internazionale.

Grazie di aver risposto alle mie domande.

Alla prossima.

Gabrio

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