Paure medievali

Titolo:  Paure medievali

Sottotitolo: Epidemie, prodigi, fine del tempo

Autore: Chiara Frugoni

Editore: Il Mulino

Collana: Grandi illustrati

Pagine: 400

Prezzo: € 40,00

Uscita: 15 ottobre 2020

Recensione

Il nuovo lavoro di Chiara Frugoni, scritto come sempre egregiamente, è dedicato ad un tema molto interessante e direi anche assai attuale dal titolo: “Paure medievali” ed è firmato da “Il Mulino”. Il volume è molto curato in tutti i suoi dettagli, tra cui la carta usata che è piacevole al tatto, oltre ad essere duratura nel tempo, infatti non teme il passare degli anni, quindi niente ingiallimento.

Il suo interno è impreziosito da diverse interessanti illustrazioni che danno colore e rendono tutto molto più ricco e piacevole.

Il libro si apre con il ricco indice:

  • La paura della fine del mondo
  • La paura della fame e della miseria
  • La paura del diverso
  • La paura delle malattie, in particolare della lebbra
  • La paura delle epidemie, la peste.

Subito dopo, prima di immergersi nel primo capitolo, si trova il prologo scritto da Chiara Frugoni di cui vi riporto un passaggio:

“…È dunque un libro di lugubri eventi che si susseguono? No. È un libro di domande, in cui si additano problemi e si cercano risposte, riflettendo su continuità con il passato, su divergenze e scarti. Nel Medioevo si temeva la morte ma era soprattutto un tipo di morte: la morte improvvisa, quella che coglieva l’individuo impreparato, ancora gravato dai peccati e quindi incapace di salvarsi. Oggi si teme la morte improvvisa perché legata a malattie in gran parte ingovernabili che insorgono inattese…”

Alla fine del quinto capitolo troviamo, la ricchissima parte delle note e, in seguito, l’indice dei nomi.

Come potete notare “Paure medievali” è molto ben strutturato e scritto dall’autrice in modo assai dettagliato, merito delle sue attente e scrupolose ricerche e degli studi accurati che ha compiuto sull’argomento.

Devo ammettere che Chiara Frugoni ha sempre la capacità di incuriosire il lettore in modo costruttivo e di dare vita a saggi assai interessanti e ben scritti. Infatti anche quest’ultimo cattura sia per il tema, che da un certo punto di vista è attuale, sia per l’eleganza e la precisione con cui è stato redatto.

Voglio, quindi, consigliarvi questo volume perché merita parecchio e, oltre ad arricchirvi con le nozioni che contiene, impreziosirà pure la vostra libreria. Inoltre, come spesso suggerisco, potrebbe essere un gradito regalo con cui stupire chi lo riceverà

Trama

Un passato sorprendentemente vicino, nel momento in cui con sgomento ci troviamo ad affrontare realtà che si ritenevano scongiurate da secoli, come le pandemie causate da virus, o assistiamo alle ricorrenti catastrofi ecologiche, o valutiamo i rischi – spesso portati dall’aggressiva mano dell’uomo – che minacciano il pianeta. Il Medioevo ci parla oggi con voce forte, attraverso le tante paure che assillavano donne, uomini, bambini: paura della fine, della miseria, della fame, delle malattie, della lebbra e della peste in particolare, fino alla paura del diverso, dello straniero, degli ebrei, dei musulmani, dei mongoli.

Oltre ad alcune curiosità – una data di nascita sbagliata per Cristo, le reazioni suscitate dall’arrivo dell’anno Mille – scopriremo quale evento all’improvviso fece degli ebrei i nemici della porta accanto; che legame esiste fra la nascita del purgatorio e la circolazione di temi macabri nelle chiese, come si contrastò il dilagare delle carestie. Alcuni testimoni privilegiati renderanno palpabili anche a noi i drammi delle loro epoche, mentre uno smagliante corredo di immagini accompagnerà il racconto rendendolo vivo ed emozionante.

Questo libro e dedicato alle paure di donne, uomini e bambini nel Medioevo, un passato che si e fatto oggi prepotentemente presente. Paura della miseria, della fine, della fame, delle malattie, fino alla paura del diverso, dello straniero, degli ebrei, dei musulmani. Ma questo non è un libro di lugubri sciagure, piuttosto di domande in cerca di risposte. Non siamo più in quel Medioevo, ma gli esseri umani sono ancora gli stessi: nascono, crescono, amano, si spaventano.

Chiara Frugoni dialoga con i suoi testimoni – monaci, mercanti, notai, cronisti, semplici vicini della porta accanto – ciascuno rivive il proprio dramma e le proprie emozioni, chiamato in scena sul palcoscenico della storia da una formidabile regista. Accanto alle voci, le immagini con la loro sorprendente vivacità e bellezza si rivelano sempre capaci di comunicare e coinvolgere alla pari di una fonte scritta.

Biografia

Chiara Frugoni ha insegnato Storia medievale nelle Università di Pisa, Roma e Parigi. Tra i suoi numerosi libri segnaliamo, per il Mulino, «Vivere nel Medioevo. Donne, uomini e soprattutto bambini» (2017), «Uomini e animali nel Medioevo. Storie fantastiche e feroci» (2018) e «Paradiso vista Inferno. Buon Governo e Tirannide nel Medioevo di Ambrogio Lorenzetti» (2019). I suoi saggi sono tradotti nelle principali lingue europee, oltre che in giapponese e in coreano.

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Comments

  • anna paola maga

    Marzo 17, 2021 at 12:24
    Reply

    molto interessante !!!!!

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